Il dr. Micheal Morbius (Jared Leto) è affetto da una rara malattia genetica sin da bambino. Finanziato dall'amico d'infanzia Milo (Matt Smith), da anni ricerca una cura, arrivando a sfiorare premi prestigiosi con le ricadute delle sue sperimentazioni. Nella sua ossessione si spinge oltre i limiti, sperimentando un siero i cui effetti collaterali lo rendono una mostruosità sovrumana, trovandosi a fronteggiare le conseguenze delle sue azioni.
In Morbius, diretto da Daniel Espinosa, ispirato al personaggio Marvel ideato nel 1971 da Roy Thomas e Gil Kane come antagonista di Spider-Man, non mancava il potenziale. Il personaggio originale mescolava con successo la sempreverde figura del vampiro con il tropo del Mad Doctor che sperimenta su sé stesso, calandolo nel contesto dei supereroi con super-problemi. Michael Morbius è uno scienziato, i cui scopi, come quelli del Dr. Jekyll sono nobili, ma si trova trasfigurato non solo fisicamente, ma anche moralmente come Mr. Hyde. Oscillante tra il desiderio di diventare normale e la sete di sangue, si trova a essere supercriminale per caso, assumendo talvolta la figura di eroe suo malgrado.
Di tutto questo conflitto nella sceneggiatura di Matt Sazama e Burk Sharpless non c'è che una labile traccia, forse visibile solo da chi conosce il personaggio nei fumetti. Il film accosta una dietro l'altra situazioni ed eventi in modo scoordinato e disorganizzato. Mancano quei passaggi, anche minimi, che diano coerenza all'insieme. Jared Leto fa quel che può, ma neanche lui può riscattarsi da dialoghi senza senso. Non si può salvare il salvabile se manca, appunto, qualcosa di salvabile.
Come già i due film su Venom, Morbius ci riporta agli abborracciati film degli anni '80/'90, migliore solo per effetti visivi. D'altra parte, se il budget speso è il minimo atteso da una major come la Sony, forse sarebbe stato auspicabile investire un altro po' in uno script doctor che sapesse fare il suo mestiere. Ne risulta un film che sarebbe stato meglio destinare alle piattaforme online.
Labile, pretestuoso, inconsistente, appare poi il collegamento con il Marvel Cinematic Universe, espresso nelle sequenze dei titoli di coda, alle quali si arriva per fortuna dopo solo 108'.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID