Prosegue la storia della famiglia Crawley e della loro dimora, Downton Abbey. Lady Violet (Maggie Smith) ha scoperto di aver ricevuto in eredità una villa in Costa Azzurra, e una parte della famiglia parte per andare a visitare la tenuta e scoprire il motivo di questo regalo. Non c'è pace però anche a Downton. Pressata dalla necessità di fare fronte alle spese di riparazione del tetto della casa, Lady Mary (Michelle Dockery) accetta di affittarla a una troupe cinematografica, per la gioia dei componenti più aperti alle novità della famiglia e della servitù, e la costernazione dei più conservatori. Entrambe le trame saranno dense di eventi, di pacati colpi di scena, che immergeranno per due ore e cinque minuti gli spettatori nelle atmosfere della serie di Julian Fellowes, della quale questo è il secondo sequel cinematografico.
Va detto con molta chiarezza che Downton Abbey II: Una nuova era è l'ennesimo, non sappiamo ancora se l'ultimo, capitolo di una storia durata in TV per sei stagioni, con ben 52 episodi, tra regolari e speciali natalizi, e proseguita in un film distribuito due anni fa. I personaggi sono tantissimi e il film non si preoccupa di presentarli al pubblico come se li vedesse la prima volta. Anzi, si indirizza a una base di milioni di fedeli spettatori televisivi in tutto il mondo. Julian Fellowes quindi senza indugi prosegue la storia dei suoi personaggi più o meno la dove li aveva lasciati nel precedente film, cercando di trovare se non una conclusione definitiva, uno stato in cui lasciarli.
Non per tutti i personaggi sono previsti sviluppi. Alcuni erano già stati "sistemati" in precedenza, e le variazioni in questo film saranno minime. Per altri invece ci saranno importanti e risolutive novità.
Nonostante la pletora di personaggi originali, non mancherà spazio per nuovi arrivi, il cui arco narrativo si è prestato a un interessante gioco meta-cinematografico.
È possibile immaginare che la trama troupe che nella finzione affitta Downton, ri prenda in qualche modo lo scompiglio che è stato creato dalla troupe della serie ad Highclere Castle, nell'Hampshire, la dimora in cui sono stati girati interni ed esterni, realmente abitata nei mesi invernali, e realmente ormai meta di visite dei fan.
Staccato, ma intrecciato in qualche modo ad alcuni dei personaggi principali, l'arco di attori e regista della troupe ci racconta di un interessante periodo della storia del cinema: la transizione dal muto al sonoro e tutte le sue conseguenze.
La transizione, il cambiamento e le difficoltà nell'accettare le novità imposte dai tempi, sono tra i motivi ricorrenti della serie, il cui inizio è collocato nel giorno dell'affondamento del Titanic, per molti la vera fine del mondo dell'800, e la cui trama si è dipanata lungo il primo conflitto mondiale, gli anni '20 e ora si affaccia agli anni '30. Gli stessi abitanti di Downton si chiedono in questo episodio come entreranno nel nuovo decennio, ignari delle sfide che li attenderanno, anche se già la crisi economica del '29 li ha colpiti.
Al momento non sappiamo se sono previsti nuovi capitoli, ma di certo questo film, a differenza del precedente, potrebbe essere un degno finale.
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