Continua la fuga di Obi-Wan Kenobi (Ewan McGregor) e della piccola Leia (Vivien Lyra Blair), inseguiti dalla Terza Sorella, l'inquisitrice Reva (Moses Ingram).
Pur se aiutato da cellule nascoste di una Ribellione ancora forse non pienamente organizzata, Kenobi dovrà mettere in campo insolite risorse e abilità per cavarsela, ritrovandosi ad affrontare dopo tanto tempo il più terribile dei nemici: il vecchio amico Anakin Skywalker, ritenuto morto, e forse da un certo punto di vista lo è.
La chiave di volta di questo terzo episodio di Obi-Wan Kenobi è tutta nel duello tra Ben e Dart Vader. Ovvero nella constatazione che non sono effettivamente Obi-Wan e Anakin a scontrarsi, ma i nuovi alter-ego dei due.
Da un lato Ben, l'ombra del fu cavaliere Jedi, timoroso, vittima dei suoi rimorsi, in difficoltà nell'attingere alle vie della Forza come un tempo. Circostanza evidenziata anche dal fallimento nel connettersi con il suo vecchio maestro Qui-Gon Jinn e dal fatto che non usi i poteri Jedi che sporadicamente.
Dall'altro lato c'è ormai Darth Vader, più macchina che uomo, una spietata e rancorosa macchina per uccidere, privo di ogni scrupolo nell'uccidere persone innocenti pur di perseguire la sua vendetta nei confronti dello Jedi in fuga. Non c'è traccia di Anakin in lui, nessun segnale di quella scintilla che poi sarà riaccesa ne Il ritorno dello Jedi.
Quanto avvenuto nella Parte III della miniserie non è alla fine in contraddizione con quanto detto in Una nuova speranza. Quei dialoghi accennavano solo a "sensazione non provata da molto tempo", e quel "Ci reincontriamo maestro" era così generico che nel mezzo poteve esserci tutto. Sono circa dieci gli anni di distanza tra questa miniserie e quell'ultimo duello.
Ci saranno altri incontri, in questa miniserie o altre? Lo scopriremo solo più avanti.
Aggiungi un commento
Fai login per commentare
Login DelosID