Ormai dinosauri e umani devono convivere. Dopo essere stati liberati per tutto il pianeta sono diventati parte integrante del sistema economico, legale e illegale. Oggetto di interesse di multinazionali come la Byosin, ma anche di trafficanti e bracconieri.
Owen e Claire (Chris Pratt e Bryce Dallas Howard) vivono nascosti, cercando di crescere come genitori Maisie (Isabella Sermon), la clone della scienziata Maisie Lockwood, ricercata per il suo prezioso DNA.
Quando gli sgherri di Lewis Dodgson (Campbell Scott) rapiranno Maisie, i due intreprenderanno la sua ricerca, durante la quale si affiancherà loro la pilota d'aerei Kayla (DeWanda Wise), che sbarca il lunario a Malta trasportando ogni genere di carico.
Nel frattempo l'insorgere di locuste modificate geneticamente attira l'attenzione di alcune vecchie conoscenze: la dottoressa Ellie Sattler (Laura Dern), la quale chiama all'azione il suo vecchio amico/fiamma Alan Grant (Sam Neill). I due indagheranno sul ruolo della Byosin in questi eventi, cercando risposte da Ian Malcom (Jeff Goldblum), che non ha perso il vizio dei predicozzi sulla Teoria del Caos.
Le strade di nuovi e vecchi eroi si incroceranno tra le Dolomiti, dove la Byosin non ha trovato di meglio da fare che riciclare la stessa vecchia idea di sempre: radunare in un solo posto tutti i dinosauri possibili. Cosa può andare storto?
Poco importa se in questo caso è per fini industriali e scientifici, resta il fatto che tutte le misure di sicurezza del mondo non potranno evitare guai. È già successo troppe volte.
Azione, avventura, fantascienza, qualche predica sulla bioetica. La miscela del mondo ideato da Michael Crichton per il romanzo Jurassic Park è la solita da anni.
Le trasposizioni cinematografiche dei romanzi di Crichton hanno lanciato il franchise negli anni '90, dando vita a seguiti via via sempre meno brillanti.
Jurassic World – Il dominio di Colin Trevorrow, terzo episodio di una seconda trilogia (non sono da escludere prosiegui, nonostante si parli di "finale della saga") cerca onestamente di sfruttare gli elementi noti al fine di costruire un'avventura per famiglie, giocandosi la carta dell'accumulazione. C'è più di tutto in questo film: più personaggi, con l'incontro tra vecchi e nuovi eroi; più dinosauri in scena; più stunt; più minacce, con l'aggiunta delle locuste OGM; più location, abbandonate le isole perdute per località montane e rurali degli Stati Uniti, passando per Malta, fino alle delle pur improbabili Dolomiti.
Lo spettacolo è garantito. Non sono film per i quali va cercata l'originalità. Certo è che certi particolari di verosimiglianza stonano. Improbabili vegetazioni dolomitiche in altrettanto improbabili valli perdute nel cuore della Alpi, eroi che non muoiono per ipotermia dopo bagni in laghi ghiacciati. Poco importa, il film va di corsa, riempiendo le quasi due ore e mezza con tanto spettacolo. Forse mezz'ora in meno non avrebbe stonato, ma se paghi un biglietto costoso i dinosauri sullo schermo li vuoi per più tempo possibile.
Va bene così. Tutti contenti.
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