I Am Groot, anzi Baby Groot dovremmo dire.

I cinque corti che Disney+ propone dal 10 agosto 2022, ideati da  Ryan Little, scritti e diretti da Kirsten Lepore, non aggiungono nulla alle storie narrate nei vari film Marvel in cui Groot è apparso. Questo nonostante vengano inseriti nella timeline come facenti parte della Fase 4 del Marvel Cinematic Universe.

I AM GROOT
I AM GROOT

Inseriti quindi nel canone, a una prima visione appaiono slegati dal resto del MCU, ma non è detto che spunti nati qui non vengano poi raccolti in Guardiani della Galassia Vol. 3 di James Gunn (che qui fa un piccolo cameo vocale).

Da un punto narrativo, i cinque corti sono l'equivalente audiovisivo delle strisce a fumetti. Basati su situazioni immediate, narrate e introdotte in modo sintetico, con una parte centrale in cui la situazione comica esplode, e una parte conclusiva di risoluzione.

I AM GROOT
I AM GROOT

Situazioni buffe e divertenti, così veloci (dai 3 ai 5 minuti l'uno al massimo), che anche solo a riassumerle si anticipa troppo.

Cinque corti da considerarsi altresì delle sbirciatine su cosa fa Groot quando non è impegnato con i Guardiani della Galassia.

Il personaggio ha la simpatia giusta per accattivare l'attenzione. E dimostra una profonda saggezza, quando ci rivela il segreto del senso della vita, l'universo e tutto quanto: Io sono Groot.