Non c'è pace per il maghetto Harry Potter. La notizia della settimana è che la folk band The Wyrd Sisters, sconosciuto trio femminile canadese in attività, pare, da 15 anni, citerà dinanzi al tribunale dell'Ontario la Warner Brothers Entertainment Canada, la Warner Brothers Records, e i musicisti Jarvis Cocker , Phil Selway e Johnny Greenwood per violazione del proprio marchio.

Come noto, infatti, nel Calice di Fuoco viene menzionata la band The Weird Sisters, che vedremo anche nel film durante il Ballo del Ceppo.

Le componenti della band canadese temono così che il collegamento con Harry Potter rappresenti la fine della propria carriera, perché la gente penserà che abbiano rubato il nome dalla saga del maghetto. In realtà, non è difficile intuire che l'effetto potrebbe essere, semmai, l'opposto: la gente accorrerà curiosa, attratta unicamente dall'assonanza dei nomi.

L'operazione legale delle canadesi non appare quindi adamantina ed è difficile non prestare orecchio all'opinione del management dei Radiohead (in cui militano Greenwood e Selway), per il quale si tratta solo di un modo di ottenere soldi e pubblicità tentando di sfruttare una vaghissima parentela con un'invenzione potteriana. La saga del maghetto, del resto, non è nuova a exploit di questo tipo: la sconosciuta scrittrice americana Nancy Stouffer tentò già, senza successo, una causa fondata su analoghe pretese. Anche se, quella volta, non si trattava, chiaramente, di pretese musicali, bensì letterarie.

Le ragioni a favore del sospetto di malafede in capo al trio canadese sono molteplici: anzitutto il fatto che nel film, il gruppo suonerà a mo' di sfondo, senza essere presentato come un'attrazione particolare con tanto di nome. Sarà semplicemente una band che suona a una festa, come se ne vedono mille altre in mille altri film.

Contestare poi la violazione anche in capo ai membri dei Pulp e dei Radiohead, che qui svolgono le veci di semplici attori, è semplicemente un'assurdità: a qualcuno verrebbe forse in mente di chiedere un risarcimento a Maggie Smith qualora, un domani, venisse fuori che il nome della McGranitt è stato ricavato da un marchio preesistente? Semmai, avrebbe avuto più senso citare, eventualmente, la signora Rowling. E perché le musiciste si muovono solo ora, all’uscita del film, quando il libro del Calice è in giro da ben cinque anni? Infine, appare quanto mai curioso che, pur essendo "Wyrd Sister" anche il titolo di uno dei libri della serie Mondo Disco di Terry Pratchett, il trio canadese non abbia mai pensato di rivolgersi a questo scrittore per contestare violazioni di sorta.

Quanto al merito della causa, va sottolineato anzitutto che la band creata dalla Rowling si chiama "Weird Sisters" e non "Wyrd Sisters" e i cavilli come questo, in materia legale, hanno il loro peso, specialmente quando si tratta, come nel caso del trio canadese, di marchi dal debole potere distintivo, che, oltretutto, fanno capo a realtà molto poco conosciute.

Sebbene il concetto dietro le due espressioni sia il medesimo (le dee del fato corrispondenti alle greche Moire o alle latine Parche), la derivazione potteriana si rifà alle tre streghe del MacBeth shakespeariano, mentre quella del trio reale si riconduce alla mitologia nordica e il collegamento fra tali figure non è certo immediato nella percezione del pubblico. Di questo, qualunque giudice dovrà per forza tenere conto.

Infine, sarà difficile dimostrare come potrebbe crearsi confusione fra le due band, visto che una non esiste nemmeno, e quindi non potrà creare competizione con quella reale: non ci saranno infatti mai dischi a nome Weird Sisters, o relative tournèe promozionali. La legge canadese richiede espressamente che, perché si parli di esistenza di un marchio di questo tipo in capo a un soggetto, l'uso connesso avvenga in associazione con esibizioni o pubblicità. Come sarebbe possibile, dunque, perpetrare una violazione quando mancano addirittura i presupposti per farlo?

Sarebbe poi interessante conoscere alcuni dati precisi che possono; eventualmente, incidere sui piatti della bilancia come per esempio il fatto che il trio canadese abbia registrato o meno il marchio, o che l'abbia fatto la Warner, o che non l'abbia fatto nessuno dei due.

Sarà dunque molto avvincente seguire come si svilupperà la situazione e quale delle parti in causa riuscirà a prevalere.