"C'era una volta... "Un re!" diranno subito i miei piccoli lettori.
No, ragazzi, avete sbagliato. C'era una volta un pezzo di legno."
No! Sbagliato ancora. C'era una volta, anzi, ci sarà una volta un inventore di nome Geppetto che, in un mondo super tecnologico, alle soglie del quarto millennio, deciderà di costruire il figlio che ha sempre sognato. Aiutato da Spencer, il suo assistente cyborg dalla forma di pinguino, una via di mezzo tra una tata e il grillo parlante, l'uomo assembla Pinocchio, un bambino robot che, grazie a un cip impiantato nei suoi circuiti, è in grado di provare emozioni, immaginare e, naturalmente, mentire.
Guidato da Spencer, Pinocchio si avventura per le strade della città di Scamboville, dominio quasi privato del sindaco Scamboli, uomo malvagio che ama la tecnologia e odia i bambini, e che vorrebbe rinchiuderli tutti, compresa la sua adorabile figlia Marlene, in un enorme parco di divertimenti dal nome Scamboland.
Pinocchio, con l'aiuto della sua piccola amica umana e della fata Cyberina, un ologramma, cercherà di opporsi ai piani di Scamboli e di realizzare il proprio sogno: diventare un bambino vero.
Pinocchio 3000, coproduzione canadese, spagnola e francese, uscirà nelle sale italiane agli inizi di dicembre, a quasi un anno e mezzo dalla sua anteprima al Giffoni Film Festival nell'agosto 2004.
Il film del regista canadese Daniel Robichaud è stato accolto con favore da quanti si preoccupavano per la crisi del settore dell'animazione in Europa, eppure, nonostante i mirabolanti effetti in 3d dell'animazione digitale, la pellicola non sembra aver convinto troppo.
Il film, scritto da Claude Sasso e Peter Svatek, è stato recensito da Raffaele Monti, redattore dell'associazione CinemAvvenire, i cui commenti non sono dei più lusinghieri. In una critica aspra Monti ha evidenziato "come l’autore si sia servito di una favola amatissima a livello mondiale per richiamare l’attenzione del pubblico planetario verso il suo sfoggio di tecnica digitale"; ha posto l'accento sulla fin troppo libera interpretazione dell'opera di Collodi, sulla povertà di spessore di personaggi fondamentali come la Fata Turchina e Geppetto e sull'assenza del monello Lucignolo al posto del quale troviamo "una perbenista compagna di avventura".
Per concludere, una nota di colore: non sono stati ancora resi noti i nomi degli attori che daranno la voce ai personaggi, l'unica presenza certa è quella di Platinette che doppierà la fata Cyberina.
2 commenti
Aggiungi un commentoNon mi sembra affatto male...certo,è pur sempre destinato a un pubblico di piccoli,ma Pinocchio in sembianze avveniristiche è certo una cosa nuova!!
Un pinocchio molto "futuristico"
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