Si tratta di un appuntamento che si tiene ormai da cinque anni, al netto di una interruzione da pandemia, e che quindi ha tutte le carte in regola per essere considerato tradizionale: è il panel sui librigame che anche quest'anno, il 20 maggio 2023, si è svolto a Modena nei padiglioni di Play, la fiera del gioco analogico. La narrativa interattiva era ancora più a casa propria, visto che questa edizione della manifestazione era dedicata a Italo Calvino in occasione del suo centenario. Si tratta di un autore che, pur non avendo mai scritto librigame in senso stretto, costituisce sicuramente un importante punto di riferimento per chiunque si cimenti in storie incrociate, racconti combinatori e strutture narrative.
L'incontro sui librigame era organizzato dalla community di Librogame's Land. Il fondatore Francesco Di Lazzaro ha ricordato che quest'anno si festeggiano anche i 20 anni del portale, un traguardo non da poco e motivo di orgoglio per chi continua a curarlo, visto che nel mondo del web tutto nasce e muore con grande velocità. La community è tuttora assai attiva e produce manifestazioni, conferenze e premi, come la seconda edizione del Librogame Magnifico in collaborazione con Play e Ludo Labo. Si tratta di un premio a votazione popolare, in cui l'unico vincolo per poter esprimere una preferenza è essere iscritti al forum entro una data limite.
Le novità editoriali
Prima delle premiazioni di rito hanno sfilato, in rigoroso ordine alfabetico, i vari editori presenti in fiera, per raccontare le novità in vendita negli stand e rivelare qualcosa sui progetti futuri.
Mauro Longo per Acheron ha presentato una serie di librigame legati ai videogiochi anni '80, non solo nell'immaginario e nella grafica (con pixel art a colori), ma anche nelle dinamiche e nei meccanismi. I tre volumi sono stati pubblicati grazie a una campagna Kickstarter ed erano già disponibili per i backers i primi due titoli, Ghasts'n'Gremlins di Francesco Di Lazzaro (ispirato a Ghosts'n'Goblins) e Shugendo di Gabriele Simionato (che si rifà invece al ninja Shinobi). Ancora in corso di impaginazione il terzo e ultimo volume, Games of Death II, che si rifà – perfino nel numerale presente nel titolo – a Street Fighter II.
Dario Leccacorvi per Aristea ha presentato Thule di Marco Zamanni, autore prolifico e apprezzato nel settore. Il volume è una storia a bivi di genere fantascientifico, con intrighi politici ma anche aspetti gestionali.
Spostandoci – ma di poco – dal mondo dei librigioco, l'editore porta in fiera il gioco di ruolo Rayn, che condivide ambientazione e sistema di gioco con il librogame Tenebra e abisso. Si tratta di una ambientazione dark fantasy che presenta la novità di non essere “grim”. Il mondo di gioco è infatti pervaso da forze negative ma non è detto che i personaggi dei giocatori aderiscano a questa oscurità rispondendo pan per focaccia, visto che potrebbero anche fare scelte diverse. L'esperienza di gioco affronta appunto anche il se e il come i personaggi si faranno influenzare o meno da queste forze mistiche.
Guardando ai mesi oltre la fiera modenese, Leccacorvi stuzzica la curiosità dei presenti accennando a un nuovo librogame a tema storico, quasi una biografia, a opera di Matteo Cresci, autore già avvezzo al genere. Ci sarà inoltre la seconda uscita della collana Per speculum, con un'opera di Federico Bianchini che avrà al centro l'esoterismo (ma non necessariamente legato a un immaginario demoniaco o spaventoso).
Dario Dordoni di Dracomaca presenta tre novità in fiera. C'è il nuovo caso della serie Chicken crimes, un originale connubio tra boardgame e librogioco con numerosi bivi e dinamiche interattive che sfruttano anche la multimedialità. Per ampliare la platea di potenziali interessati, le voci dei tre detective pennuti sono state affidate ad altrettanti content creator.
Altro ritorno con Grafomante con delitto. Come nel precedente della serie, il lettore è chiamato a disegnare durante la lettura giocata e i particolari che inserisce nel disegno lo porteranno verso diversi bivi. L'originalità sta nel fatto che il titolo è un investigativo rigiocabile: il lettore disegna l'arma del delitto e un identikit, e il colpevole cambia in base ai suoi disegni. Ogni scelta inconscia del lettore funge quindi da generatore di casualità. Con diverse “run” si possono insomma incastrare di volta in volta i quattro personaggi indiziati. Il giocatore decide il colpevole ma poi ha anche l'onere di incastrarlo. C'è inoltre nel testo un paragrafo nascosto..
Stiamo sempre dalle parti del mystery con il terzo titolo, Sherblock Holmes di Alberto Orsini. La sfida qui è stata quella di cercare nuove strade nel formato. L'agile librogame si presenta infatti in forma di block notes: durante la lettura sarà possibile slittare tra due personaggi del canone holmesiano, in una sorta di racconto breve competititvo. La sfida è stata dunque quella di creare un nuovo mezzo di supporto al gioco, che prima non esisteva: la rovesciabilità del blocco note e i diversi punti di ingresso e di uscita da una trama all'altra sono stati una sfida notevole.
Per quanto riguarda cosa bolle in pentola per il futuro, è previsto un seguito di Where is the wolf? di Antonio Costantini, una storia psicologica con tante chicche nascoste. Per tutto il resto si vedrà anche il riscontro del pubblico: intanto in fiera Sherblock Holmes è stato il titolo più venduto.
Per GateOnGames due nuovi librigioco. Il primo è il seguito di Makthum di Luigi “Bigio” Cecchi. Se nel primo volume il protagonista si risvegliava in un contesto sconosciuto e doveva cooperare per progettare la fuga dalla prigione, questo secondo titolo si apre proprio appena cominciata la fuga.
Altra novità in fiera è Il leone bianco d'acqua di Manuele Giuliano. Il volume, seguendo una felice tradizione, nasce come racconto breve per il contest I corti di Librogame's Land; pur non avendo vinto era piaciuto, così l'autore l'ha ripreso e ampliato. Particolarmente originale l'ambientazione fantasy africana, decisamente poco frequentata non solo dalla narrativa a bivi ma dalla letteratura tout court.
Librarsi edizioni ha presentato Demoniache presenze di Fabrizio Fortino. Anche in questo caso si tratta di un “corto” nato per il concorso omonimo, poi scelto dall'editore per la pubblicazione. In mezzo c'è stato un lavoro molto lungo di riscrittura, sistemazione e ampliamento. Non è possibile raccontare molto di più sulla trama, visto che scoprire di che si tratta è parte integrante della lettura. Il titolo comunque dice già molto…
Altro volume presentato in fiera è Il palazzo dei misteri di Alberto Orsini, operazione frutto non solo di nostalgia ma di una sana dose di follia. Il prolifico autore italiano ha infatti recuperato una delle saghe più travagliate tra quelle pubblicate dalle edizioni EL negli anni '80. Non solo i volumi della collana originale di Rupert il barbaro presentavano diverse inconsistenze, ma nella pubblicazione italiana mancavano perfino alcuni gadget che permettevano una migliore fruizione del testo! Orsini comunque voleva salvare una bella storia, un fantasy barbarico molto classico: ha quindi ripreso il regolamento di base e sistemato quello che c'era da sistemare, come la necessità di trovare oggetti specifici per proseguire nella storia, o i combattimenti farraginosi. Non stupisce che la pubblicazione del volume arrivi dopo ben quattro anni di lavoro.
Guardando al futuro, è invece prevista l'uscita di un titolo di Giacomo Bernini di genere storico, incentrato su Brenno, il condottiero dei Galli Senoni. Il protagonista condusse campagne militari in Italia, sconfisse i Piceni, vinse i Romani, penetrò nell'Urbe e la mise a ferro e fuoco, ma la sua opera non ebbe conseguenze a lungo termine: un secolo dopo i Galli Senoni furono sterminati. Nel librogame il lettore, nei panni del figlio di Brenno, potrà cambiare le cose. In base alle sue scelte potrà mutare il consenso dei vari capi tribù, che quindi reagiranno in modo da collaborare o, al contrario, tentare di deporre il sovrano. La storia si concluderà con una battaglia epica (la cui riuscita costituirà condizione necessaria ma non sufficiente per una vittoria piena).
Anche in questo caso si tratta di un “corto” espanso e adattato: evidentemente in questo caso si può davvero scomodare il luogo comune per cui questo concorso sia una fucina di nuovi talenti e nuove opere.
MS edizioni ha presentato Una notte da cana, fumetto game che è il seguito di Un giorno da cana. Questa volta l'autore è l'illustratore Stefano Tartarotti in solitaria. La nuova avventura – con protagonista la cagnolona Lucy, realmente esistente – non è più una caccia all'oggetto come nel primo volume, ma un investigativo per cercare l'amico Ares, il cane dei vicini. Ci sarà una lunga progressione di enigmi da risolvere, che vanno a comporre un'unica storia. Definito “ad alto grado di sfida”, è un titolo forse più adulto del precedente.
Valentino Sergi per Officina meningi ha raccontato innanzitutto della nuova edizione de Il sangue del barbaro, il librogame ispirato ai racconti di Robert E. Howard sul personaggio di Conan il Cimmero. Il volume, un antologico a più mani (Antonio Costantini, Andrea Tupac Mollica, Alberto Orsini, Lorenzo Trenti e Valentino Sergi ), ha vinto in fiera il premio IoGioco per il miglior librogame.
L'editore ha presentato inoltre in fiera anche Last sabbath, un prodotto molto particolare. Si tratta infatti di un journaling game, ossia un gioco di ruolo in solitaria in cui il lettore-giocatore è protagonista del dipanarsi di una storia in base ad alcuni spunti generati dal “motore” regolistico. Qui il gioco può diventare anche collaborativo e quindi aprirsi alla partecipazione di più persone.
Scritto da Atropo Kelevra e Valentino Sergi, è ispirato ai racconti di streghe di Jessica Cioffi, in arte Loputyn. Vengono usati diversi sistemi di generazione casuale – le rune, i tarocchi, gli shangai, perfino la lettura dei fondi di caffè – per svelare una storia in 7 atti basata sul viaggio dell'eroe. In ogni tappa occorrerà consumare uno dei ricordi del personaggio, o parte della sua stessa vita, per procedere.
Infine un annuncio sul prossimo progetto: dopo i librigame su Lovecraft e Poe, Sergi si dedicherà a The Nightmare Gamebook, ispirandosi ai racconti di Algernon Blackwood, come i celebri I salici e Il wendigo. Si tratterà di un libro che trasmetterà la propria maledizione come i più classici tomi oscuri della narrativa di riferimento. Ma l'autore mette le mani avanti: pur essendosi informato in proposito, non sarà possibile per lui stamparlo con il proprio sangue…
Davide Cencini è un autore autoprodotto, che coglie l'occasione per ringraziare la community che lo sostiene con passione e affetto. La sua saga principale è Darwking, di ambientazione fantasy dark e spionistica. Dopo due volumi di buon successo, l'autore sta lavorando sul terzo, che è al momento in fase avanzata di produzione e dovrebbe essere pubblicato per dicembre.
Il protagonista, Wyvern, dovrà cimentarsi con un “assalto al treno” in piena regola, con l'obiettivo di salvare la compagna rapita nel primo libro. Dal punto di vista regolistico saranno presenti meccaniche collaborative, per rispondere a specifiche richieste dei giocatori di poter affrontare la lettura in due.
Sta infine per partire il Kickstarter per l'edizione spagnola del librogame.
Plesio editore ha presentato Le orme rosse, di Aldo Rovagnati e Alberto Orsini, che è andato subito esaurito già a metà della fiera. Ambientato in Africa, vede il lettore-giocatore nei panni di una vera canaglia, un mercenario al soldo di una organizzazione paramilitare in Uganda. La particolarità del gioco è che il protagonista soffre di perdita della memoria a breve termine, un po' come nel celebre film Memento di Christopher Nolan di cui replica la struttura. La storia non si sviluppa infatti in modo cronologicamente lineare ma salta all'indietro; il librogame stesso non inizia dal canonico paragrafo 1 ma dal 175. Sarà comunque possibile anche leggerlo in senso cronologico.
Nel nuovo corso dei librigame offerti da Plesio è stata annunciata la trasposizione di 1984 di George Orwell, a cura di Andrea Tupac Mollica.
Francesco Mattioli per Vincent Books e Raven ha tirato le fila della corposa produzione di questi marchi, dopo gli annunci avvenuti proprio cinque anni prima nel corso di Play, e li ha scanditi secondo tre obiettivi (più uno, non troppo segreto).
Primo obiettivo di cinque anni fa: riprendere a pubblicare Lupo Solitario, il librogame per antonomasia, perché era stato fermo un anno per la scomparsa dell'autore. È stato pubblicato il volume numero 25 della lunghissima saga e il gruppo sta lavorando alle ilustrazioni del numero 28 per concludere la serie classica entro fine anno. Nell'attesa dell'ultimo volume originale della saga ci sono altri progetti alternativi, tra cui Combat heroes, serie di Joe Dever mai arrivata in Italia. I diritti sono già stati acquisiti.
Secondo obiettivo: affiancare altre collane a Lupo solitario. Qui c'è stato un notevole lavoro di scouting, anche fuori dalla scena anglofona, che ha portato a serie di successo come la spagnola Choose cthulhu, che adatta i racconti di H.P. Lovecraft. Tradotta in una dozzina di lingue, la collana ha visto l'uscita del quinto volume della seconda serie ed è già stata annunciata una terza serie. C'è inoltre un rapporto ben avviato con la tedesca Mantikore-Verlag, della quale è stato presentato in fiera il primo volume di Somora, serie dark e urban fantasy. È stato ampliato anche il parco delle serie classiche: è uscito il secondo volume di Oltre l'incubo e sono in arrivo le riedizioni di Alla corte di Re Artù e Fighting Fantasy.
Terzo obiettivo: creare una serie tutta italiana. Cinque anni fa c'era una scena molto più contenuta, poi quando Vincent Books è partita coi suoi progetti l'idea non era più tanto originale. Comunque la serie Dedalo ha oggi una sua identità ben definita e rappresenta una panoramica sui librigioco ben accessibile anche a chi non li conosce. L'ultimo titolo pubblicato è In cerca di Angelica di Andrea Angiolino, ispirato all'Orlando Furioso: si tratta della riedizione e ampliamento di un classico, da parte di quello che è il primo autore italiano di librigioco (a parimerito con Stefania Fabri). Ora la serie si aprirà anche ad autori stranieri, in continuità con la linea tracciata dagli autori italiani della collana. Ci saranno titoli moderni ma anche recuperi dagli anni '80, frutto di un appassionante lavoro di ricerca.
Infine l'obiettivo segreto, ma nemmeno così sorprendente: trovare una serie che venda più di Lupo solitario! Al momento si tratta infatti del bestseller di tutti i librogame. Anche verso le altre serie c'è pubblico e c'è interesse, ma la collana ideata da Joe Dever attira sempre di più.
Le premiazioni
Si passa infine alla premiazione dei Corti, resa possibile dal fatto che Librogame's Land ha avuto un ricambio generazionale, con nuove persone che lavorano affinché la community continui con le sue attività. Luca Fabbian ha dunque premiato La strada della duchessa, di Manuele Giuliano. Si tratta di un racconto atipico, il cui protagonista è un anziano signore in una casa di riposo che ripensa alle sue memorie passate, con enigmi e regole che faranno ragionare continuamente il lettore.
L'autore ha dichiarato che gli piace rompere le meccaniche: il tema del concorso era infatti “il viaggio” e lui ha pensato bene di scegliere un protagonista che non si muove. L'anziano infatti va in cyclette e il viaggio è tutto nella sua mente, alla ricerca di un antico amore. C'è stato un corposo lavoro di documentazione, un mese e mezzo di ricerca tra video online e chiacchierate con una infermiera, per capire come funziona una casa di riposo: il racconto in sé è stato scritto in una settimana. Il tentativo è quello di trasmettere sensazioni autentiche di chi vive nella condizione del protagonista: chi è affetto da Alzheimer rivive un ricordo ed è convinto di trovarsi lì, in quel momento del passato.
Conclude la premiazione Ersilia Rappazzo, secondo cui valutare i “corti” è sempre sorprendente, sia per la qualità narrativa espressa nella forma breve, sia per i sistemi di gioco estremamente diversificati. L'auspicio è che tanti autori continuino a cimentarsi con questa iniziativa, per far crescere il genere oltre quello è che è stato fino a questo momento.
A seguire la proclamazione del premio Librogame Magnifico, vinto da 49 chiavi di Michele Buonanno, un volume che ha già avuto un ottimo successi di pubblico e di critica.
La trama di fondo è quella di un percorso iniziatico nella magia rinascimentale. C'è un protagonista anziano che sta per morire e ricorda un episodio del suo passato, quando il suo maestro lo designò erede della sua conoscenza esoterica. L'avventura gioca in bilico sul conflitto tra rimanere ancorati alle certezze della fede – il protagonista è un domenicano – o seguire fino in fondo il maestro, il cui amore per la conoscenza è diventato un'ossessione.
Il gioco con i suoi enigmi è frutto di un lavoro di documentazione fatto su veri grimori cinquecenteschi, che l'autore aveva compiuto in vista della realizzazione di un videogioco che poi non è mai stato pubblicato. L'ambientazione quindi è molto curata dal punto di vista storico.
L'editore, Dario Leccacorvi, ha dichiarato che ogni progetto da lui pubblicato ha qualcosa di speciale, ma teneva molto a sostenere 49 chiavi. Innanzitutto per i suoi aspetti nuovi: l'innovazion non è solo scrivere un'opera diversa dalle altre, ma anche realizzare qualcosa che altri possano guardare e da cui prendere ispirazione, come un mattoncino su cui gli autori successivi potranno salire. Ci teneva molto, inoltre, a coinvolgere un autore che veniva dal di fuori della scena degli autori già noti, e basata su un argomento molto interessante. Infine, quello di Buonanno è il primo manoscritto che era arrivato in redazione e aveva letto e giocato subito, senza accantonarlo: un ottimo segno di opera già matura.
Conclusioni e annunci
Conclusione istituzionale del panel con i saluti dello staff di Play. Matteo Bisanti ringrazia tutti e annuncia una nuova iniziativa di premio Magnifico, che prende il nome dal primo Goblin Magnifico che premia i boardgame. A Play 2024 ci sarà infatti l'RPG Magnifico, che non si sovrapporrà al premio Gioco di ruolo dell'anno, anche perché andrà a premiare il migliore gioco retail pescando dall'intera scena internazionale. Sono già stati definiti i giurati e il regolamento, che verranno comunicati più avanti. Con l'occasione Bisanti ha ricordato una collega speciale, Barbara Bussoli, da poco scomparsa, che 25 anni fa ha usato il gioco di ruolo con i ragazzi in difficoltà.
Appuntamento dunque al prossimo anno, con una nuova edizione di Play e del panel dedicato ai librigame.
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