Stan Lee racconta Stan Lee. Dalla viva voce del "Sorridente", il racconto della sua vita e della carriera dell'uomo che ha contribuito in modo non equivocabile a costruire un immaginario che ora è più che mai popolare.
Dall'infanzia agli esordi, poco più che adolescente, nel mondo del fumetto, passando per la creazione dei personaggi Marvel, in un percorso che dagli anni '60 ci porterà fino ai tempi più recenti dei cameo nei film MCU.
Il regista David Gelb mescola alla voce di Lee inserti documentari e ricostruzioni delle scene che hanno rappresentato dei momenti di passaggio fondamentali, nonché testimonianza di alcuni dei più importanti artisti Marvel, e non solo.
Ascolteremo la voce della moglie Joan, che racconta di come ha incontrato il suo futuro marito; della mitica Flo Steinberg, anima del bullpen e della Merry Marvel Marching Society; degli artisti Jack Kirby e Steve Ditko; del suo successore alla guida della Marvel negli anni '70 Roy Thomas; del fautore del MCU Kevin Feige.
Molta importanza viene data al parere di Lee sulla questione più controversa: chi ha creato cosa? Quanto c'era di Lee e quanto di Kirby e Ditko nella creazione dei personaggi come Fantastici Quattro, Hulk, Thor e Spider-Man?
I pareri riportati sono la versione delle parti in causa, pertanto privi di oggettività e questo va considerato. Ascoltare dalla viva voce dei protagonisti il ricordo di quei momenti, di come le storie venivano forgiate e passavano dall'idea alla pubblicazione, è emozionante.
È un racconto soggettivo, e non poteva essere altrimenti, ma non è fatto di sole celebrazioni di trionfi. Si passa anche da quel momento degli anni '70 in cui Lee fu rimosso dalla guida creativa dell'universo che aveva creato. Non manca il rammarico dell'autore per non avere avuto la lungimiranza di detenere la proprietà intellettuale dei personaggi, ma è anche spiegato che a quei tempi la scarsa considerazione di cui godevano i fumetti non lasciava pensare alla rivalutazione odierna, ed erano più pressanti i problemi quotidiani, come pagare le rate del mutuo o dell'auto.
E queste forse sono le testimonianze che ho trovato personalmente più interessanti. Quelle che mostrano che in fondo, pragmaticamente, non si vive di sola arte, che alla fine anche creare un prodotto artistico è un lavoro, ma che a volte, pur in una quotidianità che rende anche gli autori ingranaggi nella macchina, può scaturire una scintilla di genialità. Non sempre accade, ma quando accade la magia dura.
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