L'affondamento di un sottomarino russo innesca una serie di eventi che coinvolgeranno Ethan Hunt (Tom Cruise) e la sua IMF (Impossibile Mission Force). La minaccia questa volta è una IA (Intelligenza Artificiale) che è sfuggita alla sua programmazione diventando senziente. La IA è immateriale, un programma che pervade la rete, ma si avvale anche di agenti umani che collaborano con lei per i propri fini, comandati dal misterioso Gabriel (Esai Morales), vecchia conoscenza di Ethan.
Nel suo peregrinare tra Dubai, Roma, Venezia e le montagne austriache, Hunt si troverà accanto vecchi alleati, come i fidati Luther (Ving Rhames), Benji (Simon Pegg) e Ilsa (Rebecca Ferguson), incrociando la sua strada con nuove possibile reclute, come la spigliata ladra Grace (Hayley Atwell). Tra i nemici ritorna la faccendiera Alanna "Vedova Bianca" Mitsopoliskiller (Vanessa Kirby), ma non meno pericolosa si rivela la killer Paris (Pom Klementieff), sodale di Gabriel.
Ovviamente nella lista vanno contati servizi segreti vari, agenti della CIA e ignari agenti di polizia, tutti impegnati nella missione veramente impossibile di catturare Ethan Hunt che per il mondo è sempre considerato un criminale, nonostante tutto.
La miscela della serialità dei film della serie Mission: Impossibile è ereditata da quella della serie TV che dagli anni '90 è stata trasposta al cinema sette volte, comprendendo questo Mission: Impossible – Dead Reckoning – Parte Uno, diretto dal sodale di Cruise Christopher McQuarrie. Come già altri titoli di questi ultimi anni, il film arriva dopo una lavorazione travagliata, ostacolata dalla pandemia Covid-19, in ritardo di un paio di anni sulla tabella di marcia.
Il fatto che il titolo porti in bella evidenza "Parte Uno" ci dice subito che, qualsiasi cosa succeda, la storia non finisce qui. Infatti è previsto già un ottavo film, ancora in produzione
Gli ingredienti di questo episodio sono i soliti: Tom Cruise che salta, corre, guida in modo spericolato, si butta da dirupi, etc etc. A inseguirlo praticamente manca solo la forestale, ma forse dopo la sua scorazzata in moto tra i boschi austriaci ci si metteranno anche loro.
SIamo davanti, come sempre, a un B movie fatto con un budget stratosferico, senza nascondere che di questo si tratta. Spettacolo puro.
Con un Cruise onnipresente, in un film che è tagliato a misura del suo ego, con i componenti maschili della squadra in minore rilievo, e un antagonista pallido e poco incisivo, in questo capitolo spicca per qualità la presenza femminile, con un quartetto di personaggi (Ilsa, Grace, Alanna e Paris) che riescono a contendere la scena al protagonista.
Il tema della AI cattiva non è una novità da decenni per la fantascienza e gli action movie che, come la serie MI, ma anche i Bond Movie, la lambiscono tangenzialmente. Il punto non è presentare qualcosa di nuovo, ma intrattenere lo spettatore.
Su questo fronte ho le maggiori perplessità. Dilatare per 163 minuti quello che negli altri film accade nella prima ora è estenuante. Il teaser iniziale dura oltre mezz'ora. Non ho cronometrato l'inseguimento automobilistico a Roma, ma come la città è sembrato eterno.
Idem per le sequenze sull'Orient Express, un treno più lungo del campo di Holly e Benji (l'anime, non il simpatico personaggio di Simon Pegg).
Sappiate quindi che se riuscerete a reggere questa prima parte nella quale Tom Cruise fa tutto e di più, prima o poi arriverà la seconda, che chiuderà la storia. Sarà forse la prima volta che auspicheremo un cut unico, che delle due parti ne faccia un solo film, in una versione asciutta e senza fronzoli.
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