Parte a razzo Gen V, primo spinoff live action di The Boys, la serie ideata da Eric Kripke basata sull'omonimo fumetto creato da Garth Ennis e Darick Robertson.
Ormai è noto a tutti nella serie principale che i super sono tali per via del Composto V. Tanto che per gestire e addestrare i giovani che sviluppano i loro poteri la Vault ha creato vari istituti, anche per ragazzi problematici come Marie (Jez Sinclair), i cui poteri emocinetici sono stati prima di tutto portatori di una tragedia. Ma ora la ragazza ha l'occasione di frequentare il prestigioso college della Vault, la Godolkin University, cercando di dimostrare quanto vale. Il suo sogno è studiare con il mitico professor Brinkerhoff (Clancy Brown), magari diventare famosa come Golden Boy (Patrick Schwarzenegger), numero uno delle classifiche, probabilmente membro in pectore dei Sette.
Ma come già Starlight nella serie madre, The Boys, Marie avrà subito un brusco risveglio, venendo subito a contatto con il reale aspetto di quanto da lei mitizzato.
Il primo episodio scorre a velocità fulminea, ma riesce a mettere molta carne al fuoco, cotta al sangue. Presenta la protagonista nell'incipit, introduce l'ambiente nel quale si muoverà, riesce a dare subito una caratterizzazione a un gruppo di comprimari che sarà tutto da esplorare. Ovviamente non mancheranno sesso, sangue e violenza parossistica, come già nella serie principale.
Il focus in questo caso non è il confronto tra umani e super, ma la gestione dei poteri da parte di una generazione di metaumani che sa di essere frutto dell'acquisizione del composto V, che aspira a una gestione dei propri poteri per ottenere il massimo dei benefici, in un mondo in cui la fama è per pochi, ma l'illusione è che sia alla portata di tutti, con poca fatica.
Curiosa metafora di un mondo nel quale conta più la capacità di generare contatti anche solo con un ashtag, più che con contenuti di spessore.
Cosa saranno disposti a fare questi ragazzi per la fama e la gloria? Quali compromessi saranno disposti ad accettare? Come si rapporteranno con loro gli adulti della classe dirigente?
A queste domande sembrerebbe voler rispondere la serie, che allarga i confini del mondo narrativo della serie The Boys, staccandosi ulteriormente dal materiale originale, dando vita un universo che potrebbe in futuro rivelare altre sorprese.
Il cast composto da giovani attori sembra già del primo episodio ben assortito, ben supportato da alcuni attori d'esperienza in ruoli chiave. È molto probabile che stiamo assistendo alla nascita di almeno una star da questo gruppo che promette molto bene.
Gli sviluppi della serie sono tutti da seguire, anche se non siete spettatori del target principale della serie.
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