- I finalisti dell'Edizione Zero del Premio Arcimago
- Aperte le candidature per la prossima edizione
- Come funziona il Premio Arcimago?
- Cosa c'è in palio?
- Una visione per il futuro del fantasy
Sabato 15 ottobre, all'Hilton Garden Inn di Milano, si è tenuta la premiazione dell'Edizione Zero del Premio Arcimago. Una serata di gala durante la quale i finalisti, scelti da una giuria di selezionatori editoriali, hanno avuto l'opportunità non solo di essere premiati, ma anche di ricevere proposte di pubblicazione per le loro opere.
Nella giuria erano coinvolte Giunti, Acheron Books, Moscabianca Edizioni, Lumien, Plesio Editore, Dark Zone e Gainsworth Publishing. Alla cena di gala si è aggiunta anche Mondadori con la curatrice delle collane Fantastica e Crisalide e alla cerimonia di premiazione è arrivata Newton Compton.
I finalisti dell'Edizione Zero del Premio Arcimago
Ecco l'elenco dei finalisti e delle loro opere, in ordine di classifica:
- 5a classificata: l'esordiente Mara Ferro con il suo romance fantasy Il mantello del profeta ambientato in un secondary world vittoriano dove la protagonista deve fare i conti con delle profezie auto adempienti. La giuria ha trovato l'opera molto adatta al mercato, adeguata al target, con una trama solida e un buon ritmo di scrittura.
- 4° classificato: lo scrittore Enzo De Simone ha presentato Ars medendi – il bastone di Asclepio, un'opera che esplora la scuola medica salernitana con una profonda ricerca storica, ben integrata nella trama. Lo stile di scrittura è molto buono e il pitch elaborato da Enzo la riassume così: Doctor House incontra Indiana Jones ai tempi di Costanza d'Altavilla.
- 3° classificato: il pluripubblicato Marco Cardone sale sul podio con La strada per l'inferno è lastricata di terre rare. Il romanzo è uno sci-fantasy con un concept molto forte e la giuria ha apprezzato la capacità di coinvolgere il lettore trascinandolo all'inferno in cerca di guadagno insieme ai protagonisti.
- 2° classificato: l'esordiente Giacomo Arzani ha ambientato la sua storia nel corpo di un dio morente. La sua Sonata per la morte di un Dio è stata la proposta preferita dagli editori e ha infatti ricevuto più di una offerta di pubblicazione.
- 1° classificato: il grande vincitore dell'Edizione Zero del Premio Arcimago è l'autore self Franz Palermo con L'uncino di Pan, la storia di una grande amicizia. Il romanzo racconterà di come Uncino, innamorato di una nobile britannica, giunse sull'Isola che non c'è e divenne il migliore amico di Peter Pan, prima di venirne tradito e giurare vendetta.Gli editori hanno apprezzato soprattutto lo stile e l'appetibilità per il mercato italiano di questo retelling creativo. Palermo ha ritirato il premio ringraziando i compagni di corso con cui ha condiviso lo studio e il perfezionamento della scrittura.
Livio Gambarini ha elogiato la dedizione, l'impegno nello studio, la costanza nella pratica di tutti i finalisti e raccomandato di non sedersi sugli allori appena conquistati ma di continuare ad applicarsi con professionalità alla scrittura.
Aperte le candidature per la prossima edizione
Subito dopo la premiazione sono stati resi noti i dettagli per candidarsi al prossimo evento. All'edizione zero del Premio Arcimago hanno potuto partecipare solo i corsisti di Rotte Narrative, la prossima edizione, invece, sarà libera e aperta a tutti. Gli organizzatori si aspettano diverse centinaia di iscrizioni perché il premio è appetibile sia da un punto di vista economico (gratuito e con premi in denaro), sia perché offre la possibilità di incontrare direttamente gli operatori dell'editoria che saranno indispensabili al successo dei romanzi: editor, influencer ed editori specializzati.
Come funziona il Premio Arcimago?
Gli autori sono invitati a proporre inizialmente solo il concept, il pitch, la sinossi e l'incipit del loro romanzo. Questi verranno valutati anonimamente da una giuria di editor indipendenti, che li scremeranno valutando principalmente l'aderenza alle richieste del concorso e l'impostazione generale del romanzo. Le opere saranno quindi consegnate alle successive giurie, composte stavolta da influencer specializzati nei vari sottogeneri del fantasy. Il parere di chi ha seguito nei social conta molto per i lettori che se ne fidano. Al momento le categorie potrebbero essere: classico (high ed epic), romance, dark (horror e grimdark), mondano (storico e urban). Le categorie verranno ridefinite in base agli interessi degli influencer selezionati. In questa fase è possibile che scocchi una scintilla tra un'opera e una voce interessata a parlarne al pubblico giusto. Il premio offre quindi una possibilità di promozione anche ai libri che non vinceranno.La terza selezione sarà a cura dello staff di Rotte Narrative che valuterà soprattutto le qualità letterarie indipendentemente dal sottogenere e che presenterà la rosa dei dieci finalisti all'ultima giuria, composta questa volta da selezionatori di case editrici operanti nel settore. Questi riceveranno il libro completo e lo valuteranno quindi nella sua interezza.
Cosa c'è in palio?
Oltre ai premi in denaro, il Premio Arcimago offre ai vincitori servizi di editing professionale e, cosa ancor più preziosa, la possibilità di incontrare i selezionatori di diverse case editrici interessate a pubblicare romanzi fantasy. Una chance unica per entrare nel mondo editoriale con il piede giusto.
Una visione per il futuro del fantasy
Livio Gambarini, il titolare di Rotte Narrative, ha voluto fortemente questo premio. La sua visione è chiara: facilitare la carriera dei giovani talenti e contribuire alla diffusione di storie fantasy che possano conquistare il cuore del pubblico. "Se vogliamo che il fantasy Italiano venga percepito come un genere di rilievo," afferma Gambarini, "dobbiamo dargli la possibilità di presentarsi come tale. Un premio letterario con queste caratteristiche è un necessario punto di partenza."
Il Bando del Concorso e tutte le informazioni necessarie le potete trovare sul sito di Rotte Narrative.
4 commenti
Aggiungi un commentoBuongiorno, vi seguo da anni ma è forse la prima volta che lascio un commento; mi rivolgo alla gentile Francesca che ha scritto l'articolo. Leggendo mi è venuta spontanea una domanda: la trama del racconto vincitore del premio, L'Uncino di Pan, non è "pericolosamente" simile al film uscito su Netflix "Peter Pan e Wendy"? Diciamo che ci vedo più di una leggera somiglianza. Non è certo per fare il rompiscatole, mi raccomando, è solo che ho notato la cosa e mi sono permesso di scrivervi. Buona giornata!
Buongiorno Davide, innanzitutto ti ringraziamo per il tempo e l'attenzione che hai dedicato a questa notizia e per aver allargato il discorso alle opere ispirate a Peter Pan.
Ti riferisco io la risposta di Francesca, l'autrice dell'articolo:
Senza fare spoiler della trama, posso rassicurarti anticipando che nel romanzo di Franz Palermo il personaggio di Wendy proprio non c'è.
Franz ha scelto di valorizzare altri elementi della storia originale e ha utilizzato motivazioni differenti da quelle della serie Netflix per sviluppare il rapporto tra Peter e Uncino.
Sarà molto interessante continuare questo discorso con te dopo la pubblicazione del libro, quando potremo confrontare le opere nei loro dettagli. A presto e ancora grazie!
Mille grazie sia "all'oratrice" che al "portavoce"! Grazie di cuore Maurizio e Francesca; ne riparleremo volentieri dopo che avrò letto il libro!
In ogni caso Peter Pan e tutto il suo mondo sono personaggi di pubblico dominio, il che può rappresentare una sfida e una opportunità. In ogni caso FM riporte le notizie, e non fa parte dell'organizzazione del premio.
Saluti
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