Tra i film internazionali proposti in occasione del Future Film Festival 2023 a Bologna c'è stato un anime che mi ha piacevolmente sorpreso per la sua genuninità, The Concierge (The Concierge at Hokkyoku Department Store), di Yoshimi Itazu.
L'opera, realizzata dallo studio Production I.G, che vanta numerosi lungometraggi e serie di successo, nonché collaborazioni con altre grandi case di produzione, è tratta dall'omonimo manga di Tsuchika Nishimura. I disegni leggeri e delicati del mangaka sono egregiamente traslati in questa pellicola, che con estrema pulizia grafica riesce a creare un mondo ricchissimo di dettagli e allo stesso tempo sempre pienamente comprensibile a tutti.
Una clientela speciale
La vicenda ruota attorno a un grande centro commerciale la cui clientela è composta da animali. I negozi sono della giusta misura per tutti: ci sono i cappottini per i topi, gli occhiali giganti per gli elefanti, abbigliamento, bigiotteria, accessori e qualsiasi altra cosa possa desiderare un animale in cerca di eleganza o di un bel regalo. Che abbia piume, pelliccia, artigli o becco chiunque è ben accolto dal personale addetto alle vendite, che invece è interamente umano. Con una incredibile raffinatezza questo assurdo incrocio tra specie risulta naturale ed equilibrato.
Ad accompagnarci in questa adorabile storia c'è Akino, una concierge al suo primo giorno di lavoro, che si impegna con tutta se stessa ad aiutare i clienti nella scelta del dono perfetto, spesso per qualcuno a cui vogliono bene. La giovane volenterosa, ben disposta al sorriso e all'empatia, cercherà di assecondare i clienti talvolta con impeto, combinando magari qualche pasticcio, ma farà il possibile per mantenere le promesse. Con l'esperienza acquisita, scontrandosi anche in episodi spiacevoli, diventerà una risorsa importante per il negozio e molto ben voluta da tutti.
Tra leggerezza e temi profondi
Questa mia sintesi non rovina affatto alcuna sorpresa, perché sono i caratteri e i bisogni dei tanti personaggi che arricchiscono la vicenda. Ciascuna richiesta è come un piccolo episodio autoconclusivo, che si unisce a tutti gli altri attraverso una sottile ma decisa trama orizzontale, un po' come avviene nei film di Don Camillo. Il tenore è lo stesso, infatti vengono trattati anche temi importanti, come il rispetto delle specie e la preservazione della natura, tutti argomenti che vengono vissuti in prima persona dagli animali, ma non sono altro che allegorie per far riflettere sulla nostra umanità, tutto condito con una sana dose di umorismo. Lascio agli spettatori il piacere di scoprire quanto sia profonda la dicotomia tra la clientela animale e il luogo dei grandi magazzini, due nature profondamente diverse che sono anche una critica all'oppressione umana contro il mondo animale.
Spero che il film arrivi presto in Italia doppiato perché merita davvero molto, il pubblico di riferimento è per ragazzi/adolescenti, ma è sicuramente adatto per divertire i bambini ed è capace di far riflettere gli adulti, un'ottima occasione per riunire tutta la famiglia.
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