Ah, la magia del Natale! Grandi sogni per i regali, la gioia di passare alcuni giorni spensierati insieme alla famiglia… chiusi in casa per una tormenta di neve senza elettricità né riscaldamento, con un inquietante pupazzo a forma di folletto che sembra ricordarti un enorme guaio che hai combinato.
Diario di una schiappa a Natale – Si salvi chi può! di Luke Cormican è una commedia degli equivoci che si basa sulle paure relative ai guai che combinano i ragazzini, ingigantite dalla loro immaginazione, che li trasforma in momenti comici nei quali molti bambini si identificheranno senza difficoltà.
Lo sceneggiatore, nonché scrittore e illustratore dei libri originali, è Jeff Kinney e la connessione col materiale originale si nota proprio attraverso i disegni. Infatti, nonostante il film sia realizzato in computer grafica, adattando perfettamente alle tre dimensioni i personaggi delle illustrazioni, ci sono alcuni momenti disegnati come se venissero animate le pagine illustrate dei libri, con tanto di righe dei fogli. Questo escamotage è molto utile per evitare noiose introduzioni e introspezioni. Spezzando visivamente il flusso del film aiuta gli spettatori, in media molto giovani, a capire meglio che alcune scene avvengono solo nella testa del protagonista.
Come nei migliori film di Natale per ragazzi c'è anche una piccola nota che richiama al genere horror, perché si sa, a quell'età c'è sempre il fascino per il mistero e la paura. Piccoli brividi insegna.
Non mancheranno molti omaggi al cinema e alle mode che piacciono ai ragazzi, ma questi sono elementi naturali per parlare la loro lingua. Nell'insieme sono presentati, con la giusta dose, anche importanti insegnamenti come prendersi la responsabilità delle proprie azioni e apprezzare quello che spesso si da per scontato e ovvio: l'amore e il sostegno della propria famiglia.
Nota fondamentale: se siete fervidi partecipanti del Whamageddon sappiate che vi aspetto nel Whamhalla, è stato un onore combattere al vostro fianco.
Se non sapete di cosa sto parlando non ve ne dovete preoccupare.
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