Il programma di sviluppo di cortometraggi Disney Animation, a lungo celebrato, è sempre stato un luogo di innovazione e sperimentazione per tecnologi, artisti e filmmaker. Alcune di queste innovazioni comprendono la creazione del sistema di disegno in CG/2D che ha dato vita a cortometraggi premiati con l’Oscar® come Paperman (2012) e Winston (2014). Quel sistema, chiamato Meander, ha vinto un Academy Scientific & Technical Award nel 2017. Gli sforzi per unire il fascino dell’animazione tradizionale all’innovazione della computer grafica si sono evoluti nel corso degli anni, come dimostrato nel 2021 dall’acclamato cortometraggio in CG Lontano dall’albero, che simulava lo stile degli acquerelli. Queste conquiste, portate a termine grazie ad anni di lavoro negli studi di Disney Animation, hanno dato vita all’affascinante e accattivante look in stile acquerello di Wish.

Paperman

Paperman

Articolo di Emanuele Manco Lunedì, 10 dicembre 2012

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Questo stile visivo innovativo, portato in vita grazie alla computer grafica, evoca i dipinti ad acquerello che ispirarono alcuni dei primissimi film dello studio, tra cui Biancaneve e i sette nani (1937) e Pinocchio (1940). Ho pensato a quei due film e al loro stile visivo unico, afferma lo scenografo Michael Giaimo, che aveva ricoperto il medesimo ruolo in entrambi i film di Frozen. È come un libro di fiabe che si spalanca. Ci siamo chiesti come mai Walt Disney avesse deciso di adottare proprio quello stile. Artisti come Gustav Tenggren e Kay Nielsen, tra gli altri, influenzarono in modo significativo il look di quei primi film.

Tenggren era un illustratore nato in Svezia che lavorava allo studio in quei primi anni, prosegue Giaimo. Abbiamo scoperto che, prima di lui, c’erano stati svariati artisti che avevano contribuito a creare quello che potremmo chiamare ‘lo stile delle illustrazioni dei libri di fiabe della fine del XIX secolo/inizio del XX secolo’. Era uno stile molto popolare, che probabilmente Walt Disney conosceva bene fin dall’infanzia. Aveva perfettamente senso che questo film, basato sull’eredità di Walt Disney, impiegasse lo stile di quei libri di fiabe, combinandolo con un approccio in stile acquerello sia per i personaggi che per le ambientazioni. È un look davvero distintivo e altamente decorativo, in cui i costumi, la vegetazione e l’architettura appaiono incredibilmente dettagliati. È un look molto romantico. 

Wish
Wish

Lo scenografo David Womersley, che torna a collaborare con Giaimo e Lisa Keene, cita anche la classica fiaba Disney del 1959 La bella addormentata nel bosco tra le maggiori ispirazioni per questo film, oltre a Biancaneve e i sette nani e Pinocchio. Amiamo lo stile di design di Eyvind Earle ne La bella addormentata nel bosco e l’atmosfera che i realizzatori di quel film erano riusciti a creare, afferma Womersley, che si è formato come illustratore. Questi erano i nostri punti di riferimento. Poi abbiamo scavato più in profondità e abbiamo studiato alcune delle possibili ispirazioni degli artisti che avevano realizzato quei film: tra loro c’erano sicuramente Tenggren e Nielsen, e forse anche artisti come Edmund Dulac e Arthur Rackham, due illustratori classici che ho sempre amato.

Wish.
Wish.

La scenografa Lisa Keene (che ha iniziato a lavorare presso lo studio alla fine degli anni Ottanta, dipingendo meravigliosi fondali per film come La sirenetta) è stata profondamente influenzata da quegli artisti, il cui lavoro ha influenzato il look definitivo di Wish. Ha il look di un acquerello e una consistenza cartacea: è come un’illustrazione in movimento, afferma Keene. Da molti anni siamo capaci di creare fondali nello stile degli acquerelli, ma non riuscivamo a ottenere lo stesso look per i personaggi. Ora, grazie ai nuovi strumenti che sono stati sviluppati, siamo in grado di sposare tutte queste idee utilizzando la CG. È stato davvero entusiasmante vedere tutti questi elementi che convergevano per dare vita a questo film.

I doppiatori e le musiche originali di Wish

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