Cinque mesi dopo gli eventi di Hawkeye, Maya Lopez alias Echo (Alaqua Cox), killer al servizio del boss criminale Kingpin (Vincent D'Onofrio) che si è ribellata al suo padrone e gli ha sparato in piena faccia, è ancora in fuga.

Braccata e con una taglia sulla sua testa, si rifugia nel natio Oklahoma, per curarsi le ferite e programmare come subentrare a Kingpin al comando del suo impero criminale.

Nella sua cittadina di origine, si troverà a confrontarsi con il suo retaggio di nativa americana, origine dei suoi poteri, ma anche a dover ricucire rapporti familiari interrotti vent'anni prima, cercando di sopravvivere agli agguati dei criminali che vogliono riscuotere la taglia.

Alaqua Cox in Echo
Alaqua Cox in Echo

Più che la precedente Hawkeye, ancora legata al mondo Avengers, Echo, sotto l'egida del marchio Marvel Spotlight, è il ritorno dei Marvel Studios ad atmosfere noir, collegandosi in modo più diretto alle serie distribuite da Netflix qualche anno fa, Daredevil in primis. Infatti se nel resto del mondo la destinazione è la piattaforma Disney+, negli USA è pubblicata sotto l'egida di Hulu.

Abbandonata New York, l'ambientazione rurale porta a un western d'ambientazione contemporanea. Se l'Oklahoma non è più la Frontiera, è ancora un luogo di misteri, con tradizioni proprie dei nativi tutte da scoprire, fonte di nuovi spunti narrativi.

Alaqua Cox in Echo
Alaqua Cox in Echo

Gli stilemi del western tinto di noir ci sono tutti. Sparatorie in moderni saloon, assalti a treni merci, in un mondo in cui i pickup hanno sostituito i carri e le moto i cavalli.

Il ritmo è altalenante, rare pause, con scene d'azione ben coreografate e serrate. Le interruzioni per flashback in varie epoche non rallentano più di tanto il ritmo.

A rompere la sensazione di trovarsi davanti a un discreto prodotto però sono piccoli particolari che rompono l'impressione di coerenza. Dettagli di sceneggiatura che sarebbe stato meglio puntellare, ma che fanno perdere la sospensione dell'incredulità. Dettagli non legati ai superpoteri, alla eccezionalità del mondo Marvel, che normale non è, ma proprio a dettagli che anche nel mondo reale appaiono incoerenti con le premesse. Non si tratta neanche di elementi che, alla luce dei primi tre episodi, potrebbero essere chiariti nei successivi, ma proprio di incoerenze interne, di comportamenti contrari a quanto detto la scena prima, di almeno una assurdità.

Fedele al patto di no spoiler mi tocca rimanere nel vago, rimandando l'eventuale discussione in altre sedi, quando avrete visto almeno i primi tre episodi.

Vincent D'Onofrio in Echo
Vincent D'Onofrio in Echo

È un peccato, perché oltre ad avere una buona interprete principale, la serie si avvale di ottimi comprimari, tra i quali spiccano Graham Greene, Tantoo Cardinal e Chaske Spencer.

Un altro innegabile pregio è come viene reso il punto di vista senza suoni della protagonista, dettaglio che rende ancora più incisive le scene d'azione, dando suspense allo spettatore.

Echo è una storia di confini grigi tra bene e male. La protagonista non ha ancora trovato una sua via, e crede di trovarla soppiantando chi le he fatto del male, causandone a sua volta. Ma è un personaggio in divenire, il cui destino è tutto da scrivere, lungo la via per acquisire consapevolezza di sé.

Maya deve salvare il mondo intero, ma innazitutto se stessa e il suo mondo familiare,  anche se diversi piani della realtà, visto che si tratta pur sempre di una vicenda che mescola magia e reale, sogno e materia.

Vedremo se, pur con questi incerti primi passi, la serie arriverà a una destinazione soddisfacente. Al momento il giudizio finale è sospeso.