- Il film
- La recensione
- Alcune immagini
- Le sensazioni e le ispirazioni di attori e produttori
- L’intervista a Willem Dafoe
- Trailer ufficiale
- L'anteprima italiana a Fondazione Prada
Il film di Yorgos Lanthimos Povere Creature! è arrivato nelle sale italiane, distribuito da The Walt Disney Company Italia, dopo essere stato presentato in anteprima mondiale in concorso all’80ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia dove ha vinto il Leone d’oro.
Più recentemente il film ha vinto anche due Golden Globe come miglior film commedia o musicale e per Emma Stone come migliore attrice in un film commedia o musicale. Di questi giorni è la notizia che all'edizione 2024 degli Academy Award, noti come Premi Oscar 2024, ha ottenuto undici candidature.
Il film
Il film è tratto dall’omonimo romanzo di Alasdair Gray e il regista, rimasto colpito dalla storia ha anche avuto l’occasione di incontrarlo e parlarne prima della sua scomparsa. Ne ha parlato proprio Yorgos Lanthimos, in un intervento che abbiamo raccolto di seguito, insieme a molti altri punti di vista sul film da parte di attori e addetti ai lavori.
Cast
La vincitrice dell'Academy Award® Emma Stone, (La favorita, La La Land), è protagonista insieme al candidato all'Academy Award® Willem Dafoe (The Lighthouse, The French Dispatch), al candidato all'Academy Award® Mark Ruffalo (Il caso Spotlight, Foxcatcher – Una storia americana), al vincitore del Golden Globe® Ramy Youssef (Ramy, Mr. Robot), Christopher Abbott (Black Bear, Possessor), il vincitore del Primetime Emmy® Award Jerrod Carmichael (The Carmichael Show), Hanna Schygulla (Ai confini del paradiso), Kathryn Hunter (Macbeth) e la candidata al Primetime Emmy® Award Margaret Qualley (C’era una volta a… Hollywood, Maid).
Autori e produttori
Searchlight Pictures in associazione con Film4 e TSG Entertainment, una produzione Element Pictures, presenta Povere Creature!, diretto dal candidato all’Academy Award® Yorgos Lanthimos (La favorita, The Lobster). Con una sceneggiatura scritta dal candidato all’Academy Award® Tony McNamara (La favorita), basata sul romanzo di Alasdair Gray, il film è prodotto dal candidato all'Oscar® Ed Guiney p.g.a. (La favorita, Room), Andrew Lowe p.g.a. (The Eternal Daughter, The Souvenir: Part II), Yorgos Lanthimos p.g.a. ed Emma Stone p.g.a..
Il direttore della fotografia è il candidato all'Oscar® Robbie Ryan, BSC, ISC (La favorita, C'mon C'mon), gli scenografi sono James Price (Judy) e Shona Heath, con i costumi di Holly Waddington (Lady Macbeth, War Horse), e le acconciature e il trucco prostetico della candidata all'Oscar® Nadia Stacey (La favorita, Crudelia). La colonna sonora originale è composta da Jerskin Fendrix, il montatore è il candidato all'Oscar® Yorgos Mavropsaridis, ACE (La favorita, The Lobster) e la set decorator è Zsuzsa Mihalek (La talpa).
Sinossi
Dal regista Yorgos Lanthimos e dalla produttrice Emma Stone arriva l'incredibile storia e la fantastica evoluzione di Bella Baxter (Stone), una giovane donna riportata in vita dal brillante e poco ortodosso scienziato Dr. Godwin Baxter (Willem Dafoe). Sotto la protezione di Baxter, Bella è desiderosa di imparare. Affamata della mondanità che le manca, Bella fugge con Duncan Wedderburn (Mark Ruffalo), un abile e dissoluto avvocato, in una travolgente avventura attraverso i continenti. Libera dai pregiudizi del suo tempo, Bella è sempre più decisa nel suo proposito di difendere l'uguaglianza e l’emancipazione.
Povere Creature!
Regia di Yorgos Lanthimos
Con Emma Stone, Mark Ruffalo, Willem Dafoe, Ramy Youssef, Christopher Abbott,
Jerrod Carmichael, Hanna Schygulla, Kathryn Hunter, Margaret Qualley,
Scritto da Tony McNamara, Yorgos Lanthimos
La recensione
Povere Creature!
La fantasiosa trasposizione diretta da Yorgos Lanthimos del romanzo di Alasdair Gray.
LeggiAlcune immagini
Le sensazioni e le ispirazioni di attori e produttori
Il regista Yorgos Lanthimos
Il romanzo di Alasdair Gray appare fin da subito davvero visionario e molto complesso grazie ai suoi temi, al suo umorismo, ai suoi personaggi e al suo linguaggio. Non avevo mai letto nulla del genere e mi ha coinvolto molto. Gray era un pittore e aveva realizzato anche diverse illustrazioni per il suo libro. Fondamentalmente, era una storia sulla libertà di una donna nella società. La strada era aperta per raccontare una storia del genere.
Il produttore Ed Guiney
Guiney ha ricordato le prime conversazioni sul film tra lui e il regista: Yorgos mi ha parlato del libro di Gray, che voleva trasporre sullo schermo da molto tempo: aveva anche contattato l’autore, ormai deceduto, per parlarne. Era incredibilmente appassionato e legato a questa storia, anche in quelle prime fasi. Credo che Alasdair si fosse accorto che Yorgos aveva compreso perfettamente il suo romanzo e che la sua storia fosse in buone mani.
Lo sceneggiatore Tony McNamara
Era un romanzo intelligente, acuto, dark, sorprendente e divertente: questa è la cosa più importante per Yorgos e per me. Il libro è pieno di idee sul genere, l’identità e persino il nazionalismo scozzese. Sei immerso in questo mondo estremamente ricco dal punto di vista filosofico e politico, ma il libro è anche incredibilmente divertente.
Emma Stone
L’attrice ha elogiato il lavoro di Lanthimos e McNamara. Ho sempre ammirato il modo in cui riescono a intrecciare meravigliosamente l’umorismo e la sofferenza, perché la vita è proprio così. Yorgos comprende e ama le donne, e riesce a raccontare le loro storie in modo geniale: ovviamente, avendo già lavorato con lui, lo sapevo già. Ci sono moltissime donne tra i nostri capo dipartimento e la nostra prima assistente alla regia è una donna.
La sessualità del personaggio di Bella è una delle sfumature più importanti nella storia, ed è una delle ragioni che hanno spinto Emma Stone a interpretarla: In Europa c’è una mentalità molto diversa rispetto all'America in relazione al sesso, ed è qualcosa che ha sempre lasciato Yorgos molto perplesso. Ora che lo conosco da quasi sette anni, la penso come lui anche se sono americana. Qui in America, possiamo assistere a tanta violenza e dolore inflitti alle persone in massa, ma la nudità e la sessualità sono scioccanti per noi. Invece, per Yorgos è l'esatto opposto.
L’attrice ha approfondito: Questa storia parla di cosa significhi essere una donna coraggiosa e libera, dell’accettazione di questa parte di noi. Dal punto di vista sociale, sei sempre abituata a pensare ‘piaccio alle altre persone?’. Per lei, questo non conta nulla.
Il produttore Ed Guiney ha inoltre aggiunto: Emma ha un istinto davvero grandioso nei confronti della narrazione. Come produttrice, ha avuto una grandissima influenza sul modo in cui abbiamo sviluppato la storia e in cui la stiamo diffondendo in tutto il mondo.
Willem Dafoe
Riportiamo qui uno dei pensieri di Willem Dafoe che interpreta lo scienziato responsabile del ritorno in vita di Bella. Anche Baxter è nato da un esperimento ed è rimasto letteralmente sfigurato a causa di ciò che suo padre gli ha fatto”, prosegue Dafoe. “La storia è una rivisitazione grandiosa del racconto di Frankenstein, perché Bella è quella affascinante mentre il Dottore è composto da vari esperimenti cuciti tra loro.
Il suo lavoro viene approfondito nel riassunto dell’intervista che ha tenuto in occasione dell’anteprima di Povere Creature! a Roma.
Mark Ruffalo
Il personaggio di Wedderburn è interpretato da Mark Ruffalo, che ha affermato: Sono morto dalle risate leggendo la sceneggiatura: era audace e piena di umorismo sconcio e irriverente. George Bernard Shaw diceva che, per far sì che gli spettatori mandino giù la medicina, bisogna prima farli ridere, e credo che Tony si inserisca in questa tradizione. È uno scrittore meravigliosamente eloquente e profondo.
La scenografia
Il regista Yorgos Lanthimos ha raccontato le proprie ispirazioni e il gusto che voleva infondere nella pellicola, soprattutto attraverso la scenografia: C’era bisogno di creare un mondo in cui far abitare Bella. Non poteva essere qualcosa di realistico. Abbiamo cercato di esulare dal periodo storico in cui il film è ambientato, inserendo alcuni elementi di altre epoche, perché questo ci consente di rendere il film più simile a una fiaba, a una metafora. Quindi, ci sono vari elementi fantascientifici, anacronistici o immaginari.
Inoltre,
ha aggiunto, volevo anche realizzare un film vecchio stile, prendendo ispirazione dal processo cinematografico di Federico Fellini o di Michael Powell ed Emeric Pressburger. Quindi, abbiamo visto molti di quei film e anche diverse opere di filmmaker più contemporanei come Roy Andersson, che gira tutti i suoi film in studio. Dato che il mondo del film è estremamente vasto, non potevamo costruire tutto. Abbiamo utilizzato tecniche come i fondali dipinti o le retroproiezioni, ma anche nuove tecnologie. Sulla nave, il mare e il cielo sono stati realizzati con schermi LED.
Il make up
Per il personaggio di Baxter, Nadia Stacey si è ispirata principalmente ai dipinti di Francis Bacon, ma ha anche voluto mantenere le fattezze uniche dell’attore: Non si può ingaggiare una persona come Willem Dafoe e nascondere completamente il suo volto. […] è già perfetto così com’è: bisognava semplicemente utilizzare il trucco per arricchire ciò che avevamo già.
I costumi
La costumista Holly Waddington ha voluto rispecchiare il risveglio sociale e sessuale della protagonista.
La tavolozza cromatica e i colori che Holly ha utilizzato sono frutto di riflessioni molto profonde, e sono ispirati a ciò che Bella sta affrontando e al modo in cui si sta evolvendo
ha spiegato Emma Stone. Bella porta un corsetto soltanto nella scena in cui torna da Alfie Blessington e indossa un vestito risalente alla sua vita precedente come Victoria Blessington.
All’inizio del film, Bella è prigioniera in casa e indossa camicette dall’aspetto molto vittoriano, ma mai un abito completo. A Waddington piaceva l’idea che, come molti bambini, Bella fosse completamente vestita al mattino ma perdesse la maggior parte dei suoi abiti entro l’ora di pranzo.
La musica
Quando Lanthimos ha ascoltato per la prima volta l'album d’esordio di Jerskin Fendrix, lo ha trovato diverso da qualsiasi cosa avesse mai sentito. Lanthimos racconta: Sono rimasto colpito dalla varietà del sound, delle melodie e dei generi musicali: il suo lavoro sembrava strettamente imparentato con il mondo che stavo cercando di creare in questo film.
Prima di questo film, Lanthimos non aveva mai collaborato con un compositore, preferendo utilizzare esclusivamente musiche preesistenti. D'altra parte, Fendrix, che non aveva mai preso parte alla creazione di colonne sonore cinematografiche, ha una formazione musicale classica, suona il violino, il pianoforte, e spazia nella composizione di varie forme musicali.
Il regista Lanthimos gli ha chiesto semplicemente di iniziare a scrivere delle musiche basandosi sulle nostre conversazioni e sulla sceneggiatura. Non avevamo ancora girato nulla quando abbiamo iniziato a collaborare: avevamo soltanto alcune immagini trovate durante le nostre ricerche, i design di alcuni set, e forse anche qualche costume. Volevo lavorare in modo meno convenzionale.
Fendrix ha ammesso che fosse per lui una nuova esperienza: Ho iniziato subito a pensare alla strumentazione e alla struttura. Sono stato molto influenzato dai design, dai costumi e dagli oggetti di scena, che erano veramente molto vividi. I tessuti, i gioielli e i vari oggetti erano molto belli e tattili, ma anche appariscenti e un po’ maligni.
Una volta compresa l’atmosfera del film, Fendrix ha iniziato a scrivere alcuni pezzi musicali. Volevo utilizzare molti strumenti che coinvolgessero l'aria e la meccanica per rispecchiare il bizzarro aspetto bionico del film”, spiega Fendrix. “Quindi ci sono molti legni. Mi piacciono molto gli strumenti che sono in grado di ‘respirare da soli’ – e mi sembravano appropriati per l’aspetto biomeccanico del film –, quindi ho utilizzato organi a canne, uilleann pipes (una sorta di cornamuse irlandesi), e tanti respiri e voci creati con il sintetizzatore. Erano una parte molto importante del tessuto della colonna sonora.
L’intervista a Willem Dafoe
Willem Dafoe era presente a Roma per la presentazione del film in Italia e si è intrattenuto con la stampa raccontando aneddoti sul proprio lavoro.
La prima domanda dal pubblico verte sul suo rapporto con i registi, che per lui sono molto importanti. Per Dafoe tra attore e direttore si instaura un rapporto reciproco, dove il regista deve avere una visione molto chiara e l’attore si muove in quella direzione, cercando di farla propria, dando vita al personaggio che gli è stato affidato.
Il padre era un medico, quindi è cresciuto conoscendo gli strumenti del mestiere quando era adolescente. Quell'esperienza sicuramente gli è servita per modellare la propria performance in questo film, visto il suo ruolo nella pellicola.
La storia si ispira a uno dei più grandi classici della letteratura gotica, Frankenstein, ma ci sono delle differenze sostanziali: nel romanzo di Mary Shelley la creatura provoca repulsione allo scienziato che l’ha creata, mentre nel caso del dottor Baxter quasi se ne innamora. Baxter, riportando la ragazza in vita, sta dando una seconda possibilità sia a lei che a se stesso.
Un’altra domanda si è concentrata sulla figura degli uomini. Da come sono messi in scena sembra che siano “alla frutta”, scalzati dalle donne. Secondo Dafoe, chiedono, quali sono le possibilità di salvezza?
L’attore non ha una vera risposta. Nel film, dice, vengono rappresentati come molto oppressivi, quindi molti uomini probabilmente si troveranno rappresentati. La storia mostra la capacità di resistenza sessuale delle donne, che è molto più marcata di quella degli uomini, e secondo l’attore è probabilmente questa la motivazione per cui gli uomini hanno mantenuto le donne sottomesse per tutto questo tempo. Non sa se vent'anni fa questo film sarebbe stato accolto allo stesso modo; probabilmente no, afferma. Ha poi aggiunto che questo film esprime una liberazione personale attiva, ed è qualcosa che vediamo attraverso gli occhi di una donna.
Con umorismo ha concluso che non ha una risposta su come salvare gli uomini perché fa già una gran fatica a salvare se stesso.
Nonostante ci siano molte ottime offerte sulle piattaforme di streaming ritiene ancora molto importante vedere un film in sala cinematografica. Non per la dimensione dello schermo, ma per l'impegno che una persona prende nell'uscire e condividere l'esperienza con altri.
Il discorso ha poi puntato l’attenzione sulla protagonista, Emma Stone, e sulla loro condivisione del set, nonché la libertà di improvvisare. Dafoe ha elogiato il lavoro del regista, Yorgos Lanthimos, dichiarando che non dà indicazioni di regia, bensì osserva e poi apporta i necessari aggiustamenti, perché è già riuscito a creare con credibilità il mondo nel quale gli attori si immedesimano. Emma Stone per lui è eccezionale, era tutto incentrato intorno a lei però sul set non ha mai avuto un atteggiamento da diva, dimostrandosi una persona di grande talento.
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