Tornano i due mostri giganti tra i più amati della storia del cinema: King Kong e Godzilla, nel quinto film del monsterverse Warner.
Godzilla e Kong – Il nuovo impero segue direttamente le vicende del precedente Godzilla vs. Kong diretto dallo stesso regista Adam Wingard e del quale ha alcuni degli interpreti. Anzi direi che per seguirlo meglio e capire questi eventi, il film precedente sia più necessario persino dei due film dedicati a Godzilla e del film Kong: Skull Island, che pure non guasterebbe aver visto.
Pertanto se siete fanatici del no spoiler, vi metto un paio di mostri prima di continuare. Ci vediamo quando avrete visto il film precedente.
Nel film precedente avevamo scoperto che che la nostra Terra è cava, è che al suo interno c'è un territorio inesplorato.
Kong era rimasto all'interno, mentre Godzilla all'esterno, con il patto non scritto (ai Kaiju impugnare la penna è un po' difficile) di non invadere i rispettivi territori, pena ingaggiare un duello che come minimo distruggerebbe un paio di città.
Nel frattempo la Monarch sta esplorando la Terra Cava, alla ricerca di forme di energia e di creature da studiare.
All'improvviso un fragile equilibrio si rompe. Kong nel mondo sotterraneo incontra dei suoi simili non molto amichevoli, mentre in superficie Godzilla ingaggia duelli sempre più distruttivi con gli altri mostri. Memorabile il suo scontro a Roma, che viene severamente danneggiata. Non è dato sapere se, sulla via per il mare, Godzilla sia rimasto imbottigliato nel traffico romano. Una nota positiva è la distruzione di uno dei meno amati monumenti romani (NO SPOILER!!!).
Di contro gli umani, ovvero la dottoressa Ilene Andrews (Rebecca Hall), sua figlia adottiva Jia (Kaylee Hottle), il simpatico blogger complottista Bernie (Brian Tyree Henry, che in realtà è simpatico perché non è realmente complottista, ma la sa lunga), il veterinario specializzato in grandi mostri Trapper (Dan Stevens, ovvero la solita simpatica canaglia), nonché un militare senza nome (o almeno, mi spiace dirvelo, il nome non ho fatto in tempo a memorizzarlo prima che facesse una brutta fine), scendono nella Terra Cava per scoprire l'origine di un segnale che sembra stia facendo andare di matto sia Jia che Godzilla.
Va da sé che per dei piccoli umani scendere in un luogo popolato di mostri alti come grattacieli non sia una cosa salutare. Ma gli sforzi combinati del trio di sceneggiatori composto da Terry Rossio, Simon Barrett e Jeremy Slater, riusciranno a fare confluire i tre scenari in un'unica trama, con colpi di scena, distruzioni, scontri mortali tra mostri che porterà morte e devastazione in varie parti del mondo, fino all'apoteosi della battaglia finale in Brasile.
Il miscuglio di avventura in territori inesplorati, i cosidetti "mondi perduti", monster movie e fantascienza, si rivela azzeccato e divertente, per un pop-corn movie da consumare senza rimpianti, in attesa di probabili nuovi capitoli di una saga che, per i due protagonisti del titolo, è ormai pluridecennale, multimediale e sparsa per vari universi narrativi.
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