L'ultima sfida. L'ultima partita di un torneo come un'ultima battaglia. Il momento culminante di tensioni, sentimenti, emozioni e aspettattive.
In uno sport, la pallavolo, in cui non ci sono pareggi, che diventa quindi la metafora di un duello all'ultimo sangue, perché solo una squadra uscirà vincitrice.
Questo in sintesi racconta HAIKYU!! Battaglia all'ultimo Rifiuto (Haikyu!! The Dumpster Battle, 劇場版ハイキュー!! ゴミ捨て場の決戦, Gekijōban Haikyu!! Gomi Suteba no Kessen) anime sportivo scritto e diretto da Susumu Mitsunaka
Il film è il seguito di una serie anime ispirata a sua volta da un manga di successo: Haikyu!! di Haruichi Furudate.
L'entrata in medias res non penalizza il film, che in 85 minuti non solo racconta la sfida tra le squadre delle scuole superiori Karasuno e Nekoma, ma mostra anche in flashback la nascita di amicizie e rivalità.
In un crescendo di tensioni, di rivelazioni, di momenti di tensione, il film mira a farci sentire in mezzo al campo, con riprese ravvicinatissime e soggettive dai giocatori.
Visivamente quindi il film vive di momenti spettacolari, nel mostrare le azioni di gioco come offensive di battaglia, con prestazioni ginniche quasi supereroistiche, con uno stile ipecinetico.
In realtà però scopriremo quanto sia più importante il viaggio della destinazione.
La storia non ha cattivi, non ci sono antagonisti nel senso stretto del termine, lo spettatore può scegliere all'inizio per chi "tifare" sulla base della propria simpatia verso una squadra. A differenza di una partita in diretta, questa però ha il finale deciso da uno sceneggiatore.
Dall'altro canto uno scopo del film è farci conoscere l'arco emotivo che ha accompagnato fino a quel momento le varie coppie di amici-nemici che si fronteggiano divisi dalla rete, ma uniti dallo stesso anelito alla vittoria.
Una scelta visiva molto significativa ed efficace è quella per cui la rete sparisce dai volti dei giocatori, per esplicitare i campo-controcampo nei quali i personaggi si confrontano prima da un punto di vista umano e dialettico, prima che muscolare.
Nell'esplorare i diversi approcci dei personaggi alla pallavolo. C'è chi mette in gioco se stesso e le sue insicurezze, chi cerca riscatto, chi vorrebbe in realtà stare da un'altra parte e si sente costretto. Tutti però alla fine scopriranno che vincere o perdere non ha davvero importanza quanto lo ha invece aver dato tutto di se stessi, divertendosi nel farlo.
Una lezione etica che non è solo "l'importante è partecipare" decouberteniano, quando "l'importante è essersi divertiti", consona all'approccio che si dovrebbe avere nel contesto delle scuole superiori, ma che non dovrebbe essere persa di vista anche nel professionismo.
Perché in ogni caso, è ovvio una delle due squadre perderà, è parte delle regole del gioco e va accettato.
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