Secondo una leggenda il tunnel di Urashima permette a chi lo attraversa di ritrovare ciò che è stato perso. Il pegno è però quello del tempo perché all’interno del tunnel passa molto più lentamente rispetto al mondo esterno. Una sera dopo aver litigato con il padre ubriaco, Kaoru scappa nella foresta e s’imbatte proprio in uno di questi magici tunnel. Da principio non capisce che cos’è ma quando torna indietro scopre di essere stato via una settimana anche se per lui sono passati pochi minuti. Quando il giorno dopo torna all’imboccatura del tunnel scopre che Anzu, una nuova studentessa appena trasferita l’ha seguito e, capendo il potere di quel luogo chiede a Kaoru di investigare insieme su come realizzare il proprio desiderio. Il ragazzo infatti vorrebbe riportare in vita la sua sorellina morta tragicamente, mentre la ragazza ha un sogno da realizzare.

Anime Factory porta nelle sale italiane The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes dopo una distribuzione limitata in Giappone nel settembre 2022. La storia è tratta dal romanzo di Mei Hachimoku con illustrazioni di Kukka ed era già stato adattato nel 2019 sotto forma di manga da Koudon, mentre questa versione per il grande schermo è stata affidata a Tomohisa Taguchi (regista e sceneggiatore) che aveva già diretto Digimon Adventure: Last Evolution Kizuna e Bleach: Thousand-Year Blood War, mentre la produzione è dello studio CLAP. Come quasi sempre per i prodotti di animazione giapponese il disegno artigianale si sposa perfettamente con alcune sequenze fatte interamente in computer grafica, come quella degli alberi nel tunnel di Urashima. È interessante però vedere come ancora oggi il disegno 2D seppure con le sue imprecisioni soprattutto nel passaggio tra primo piano e sfondo, dia una freschezza al film impossibile da raggiungere da un prodotto interamente digitale.

La distribuzione italiana di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes è pensata per un pubblico già abituato alla narrazione e agli stereotipi dei personaggi tipici del sol Levante. Kaoru e Anzu da un punto di vista caratteriale sono un aversione un po’ addolcita di Shinji e Asuka di Neon Genesis Evangelion, apatico lui, vulcanica lei, e sono lo stereotipo di tantissima animazione giapponese, così come i genitori assenti o la morte di un parente rappresentano dei topoi piuttosto ricorrenti. Tuttavia il discorso di The Tunnel to Summer, the Exit of Goodbyes non si limita ad essere una storia romantica ma parla di accettazione della morte. Forse gli strumenti che usa non saranno dei più elaborati ma considerando il pubblico di riferimento sono sufficientemente delicati e incisivi. L'opera ha infatti ottenuto un buon riconoscimento internazionale venendo presentata al Festival di Annecy 2023, dove ha vinto il prestigioso premio Paul Grimault e conquistando il titolo di miglior film agli Anime Trending Awards 2024.