Il manga/anime calcistico nella sua spettacolare versione in Blue Lock The Movie – Episode Nagi, trasposizione di un manga omonimo che a sua volta era uno spinoff di Blue Lock. I due manga, ideati entrambi da Muneyuki Kaneshiro, propongono una versione attuale dei conflitti personali, delle sfide fisiche e psicologiche caratteristiche degli spokon manga, ovvero i manga ambientati nel mondo dello sport.
Protagonista della storia è il giovane Nagi Seishiro, un ragazzo annoiato e totalmente apatico, il cui talento per il calcio viene notato dal compagno Mikage Reo, il quale lo convince ad unirsi alla squadra della scuola.
Sin da subito emergono due elementi ricorrenti degli spokon: la bromance tra due protagonisti, uno dei quali è meno talentuoso ma più entusiasta delle sfide sportive che invece l'altro affronta senza passione, quasi di malavoglia, pur essendo dotato di un talento superiore.
La vera sfida per il rapporto tra i due ragazzi inizia quando entrambi vengono convocati per le selezioni per la nazionale under 20. Selezioni che vedranno concorrere in totale 300 ragazzi, chiusi in un edificio iper tecnologico chiamato Blue Lock, nel quale dovranno giocare in svariate partite con svariate formazioni, finché i migliori non emergeranno. Una sorta di Battle Royale senza uccisioni, ma che non si rivela meno cruenta, perché comunque, pur essendo il calcio un gioco di squadra, ogni giocatore dovrà dimostrare di essere abbastanza egoista da puntare all'obiettivo senza guardare in faccia a nessuno, amico o nemico che sia.
Tutti elementi caratteristici del genere, in un film che è godible anche da chi non avesse letto i manga originali o visto la trasposizione della serie, perché riesce a introdurre i suoi personaggi e il mondo narrativo in modo autonomo e autoconsistente.
Chi ama il genere sa inoltre quanta esagerazione sia insita nelle sequenze di gioco, con evoluzioni che superano qualsiasi capacità umana. Lo sfondo dell'edificio a pianta pentagonale Blue Lock, sembra proiettare poi tutta la vicenda in una specie di distopia fantascientifica totalitaria, nella quale il calcio sembra diventare una questione di vita o di morte.
Le animazioni sono adeguate agli standard odierni, mentre la vicenda dopo la partenza a razzo del primo atto sembra stagnare nella parte centrale, diventando ripetitiva, portando a un finale più che aperto, consistente in un teaser per il resto della vicenda, per un nuovo film o serie animata che la concluda.
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