La vita di Lily Bloom (Blake Lively) sta per avere numerosi cambiamenti. Alla soglia dell'apertura del negozio di fiori dei suoi sogni, un'attività nella quale sta mettendo tutte le sue energie, s'innamora del neurochirurgo Ryle (Justin Baldoni), con il quale il rapporto diventa sempre più profondo. Ma la mela rossa e succosa sembra essere avvelenata, e Ryle comincia a manifestare segnali di una gestione malata e violenta del rapporto, accentuati quando casualmente Lily reincontra il grande amore della sua gioventù Atlas (Brandon Sklenar).
Lily dovrà quindi decidere come vivere il resto della sua vita, se continuare a subire o riprenderne il controllo, venendo a patti anche con i raffiorati fantasmi del suo passato.
It Ends with Us – Siamo noi a dire basta, diretto e scritto da Justin Baldoni, è l'adattamento del romanzo di successo di Colleen Hoover. Seppure evocando temi drammatici, come la violenza domestica, fisica e psicologica, la vicenda non calca sui toni più cupi, e cerca di mantenere un equilibrio tra dramma e commedia, volendo anche dare un segnale di speranza.
Il problema è che la risoluzione dei conflitti con questo approccio risulta semplice e semplicistica, con un arco che per i vari personaggi risulta fin troppo lineare, senza ostacoli nel percorso.
Anche il modo in cui gli eventi si susseguono risulta poco credibile, con eventi che sembrano "succedere perché devono succedere", sfidando la sospensione dell'incredulità.
Non difetta l'interprete principale Blake Lively, intenzionata a dare il meglio di sé in una produzione che ha fortemente voluto. Risultano evidenti gli sforzi per rendere "normale" la sua bellezza fuori scala, per rendere l'idea di una donna "comune", con abiti fuori misura e anche scelte di pessimo gusto proprie del personaggio. Una mimesi che risulta credibile.
Meno convincente Baldoni, che dietro la macchina da presa risulta quantomeno in grado di gestire con metodo il film, anche se senza virtuosimi o una vera personalità registica. Sklenar aderisce al ruolo facendo quello che può.
Nonostante le ambizioni, l'adattamento di It Ends with Us va poco oltre lo spessore delle produzioni Hallmark, lasciando un vago senso di insoddisfazione per un'occasione perduta.
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