Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Dopo le parole degli showrunner de Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere è la volta degli attori, che si sono confrontati con Joe Utiki di Deadline in una mini press conference qualche giorno prima della messa in onda della serie. Le dichiarazioni riportano qualche piccolo spoiler sulla prima stagione. Nulla di particolarmente sconvolgente, ma invitiamo coloro che volessero preservare le sorprese a tornare a leggerci dopo che ne avranno recuperato la visione.

Secondo Ismael Cruz Cordova, che interpreta Aarondir, l'elfo oscuro, il successo de Il Signore degli Anelli è dato dalla sua capacità di creare una comunità. La storia è pregna di grandi domande esistenziali, come chi siamo?, da dove veniamo?, cosa siamo destinati a fare? Per Cordova sono domande alle quali si può dare una risposta, facendolo insieme.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Su questo argomento è intervenuto anche Max Timboldry, che interpreta Isildur, raccontando di ispirarsi a Tolkien attraverso la storia dei perdenti ai quali si fa affidamento per superare gli ostacoli. Questo gli infonde ottimismo e crede che sia un bell'esempio per i fan storici e per la nuova generazione, perché attraverso Gli Anelli del Potere contnuano a tramandare il messaggio di speranza tolkieniano.

Sempre Max Timboldry aggiunge considerazioni sul suo personaggio di Isildur, già visto ne Il Signore degli Anelli come il guerriero che ha tolto l'Anello a Sauron ma che ne è rimasto soggiogato. Per questa serie ha dovuto reinventare il personaggio, perché è vero che sta incarnando qualcuno che il pubblico già conosce, ma l'abbiamo visto alla fine del suo viaggio, ci sono diverse indicazioni per interpretarlo, ma non sappiamo ancora come sia arrivato lì. Quindi va esplorata la fallibilità dell'essere umano per raggiungere il suo destino. Gli è piaciuto sviluppare il suo carattere, che già nella prima stagione si può scorgere, approfondendo la relazione con gli amici, la famiglia, con suo padre e il suo Paese per comprendere meglio le scelte che Isildur farà in futuro.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere

Ci spostiamo sui personaggi di Númenor. Trystan Gravelle, che interpreta Pharazôn riflette che all'inizio della seconda stagione c'è un vuoto di potere, hanno perso la guerra nella Terra di Mezzo e questo getta dei dubbi sulla grandezza del regno, o la grandezza percepita del regno di Númenor, dopo la morte del re. Si vedrà come due persone diverse, Pharazôn e la regina Miriel, affrontano il dolore per la morte del re e come questo influisce sui loro seguaci. Sia lui che Miriel, interpretata da Cynthia Addai Robinson, sono pronti a prendere il potere, essendosi preparati entrambi per tutta la vita. Sarà una stagione di intrighi politici.

Anche Emanuele Manco ha fatto una domanda per FantasyMagazine, chiedendo se lo sviluppo dei loro personaggi fosse come loro si aspettavano o se li ha sorpresi. In effetti l'approccio è un po' come quello di Max Timboldry, ovvero lasciarsi sorprendere e scoprire pian piano come si evolvono nel tempo. Sceneggiatori e showrunner decidono le tappe da seguire ma le domande a cui rispondere sono molteplici, tra queste: che crescita ed evoluzione avrà il personaggio?

Cynthia Addai Robinson, infatti, ammette di adorare il personaggio di Miriel, perché anche se è in una posizione di potere ha poche persone su cui poter fare affidamento e trova che ci siano molti bei momenti dove si vede Miriel da sola a contemplare qualcosa perché sta facendo il proprio meglio per prendere la decisione migliore per il bene del suo popolo. Miriel è una persona tormentata ma anche poliedrica, così, come attrice, Robinson cerca di interpretare questa persona complessa che ha un sincero desiderio di fare del bene e attraverso la recitazione fa il possibile per ritrarre la sua forza e allo stesso tempo vulnerabilità.

Il Signore degli Anelli: Gli Anelli del Potere
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I due hanno anche esaltato la realizzazione artistica delle scenografie e dei costumi. Númenor non era mai apparsa prima di questa serie, escludendo le illustrazioni per i libri, perciò vederla costruita e poterla vivere realmente, così ricca di dettagli è stata una grande emozione.

Il senso di comunità e sostegno reciproco è emerso da molti punti di vista. Forse è proprio questa la forza di Tolkien: creare compagnie eterogenee che ottengono grandi risultati insieme.

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Articolo di Emanuele Manco Sabato, 24 agosto 2024

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