In Francia il fumetto è una cosa seria. Basta digitare su un qualunque motore di ricerca le parole: bande dessinée (fumetto, appunto), e ci si perde in una marea di siti pieni di iniziative, dibattiti e commenti; alla stregua di cinema e letteratura.
Il nuovo volume Asterix - Quando il cielo gli cadde sulla testa, in Italia per Mondadori, non ne esce bene. I fan e i critici non sembrano aver gradito l'arrivo degli alieni Tadsylwien (anagramma di Walt Disney) nel villaggio gallico più famoso del mondo. Questo nonostante i colori elaborati al computer e la marea di nuovi personaggi.
Gli eroici galli alzano la testa la proverbiale bella mattina, e vedono una gigantesca sfera dorata che incombe sul villaggio. È l'astronave di Toon, violacea parodia dei personaggi più zuccherosi dei cartoni animati. Il caustico Asterix non esita a soprannominarlo Viola Mammola.
E così perfino il saggio druido Panoramix sente parole per lui incomprensibili: computer e cloni. Anzi, Supercloni, perché così si chiamano i soldati dell'esercito di Toon, tutti uguali, tutti con superpoteri, tutti con il volto di Arnold Schwarzenegger.
Non mancano i cattivi, i roboratti, capitanati da Nagma (fate l'anagramma e avrete la parola manga), un alieno dalle fattezze spiccatamente orientali che parla con la elle al posto della erre. Naturalmente vuole impadronirsi della pozione magica che dà una forza sovrumana.
Questo è il trentatreesimo albo di Asterix e dovrebbe essere l'ultimo, a detta dell'autore Albert Uderzo. Sono ormai nove le avventure che l'anziano disegnatore ha prodotto senza il suo collaboratore storico, René Goscinny, scomparso ormai da più di venticinque anni. Per la critica i risultati sono stati altalenanti, ma fino a ora il pubblico aveva sempre premiato l'anziano Uderzo.
È sufficiente citare il penultimo volume, Asterix e Latraviata, che è stato un grande successo, con più di otto milioni di copie vendute nel mondo. In questo albo, al villaggio piombano quattro personaggi meno esotici ma ugualmente fracassoni: i genitori di Asterix e Obelix!
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