Torniamo nella Roma Imperiale secondo Ridley Scott, più o meno vent'anni dopo gli eventi de Il Gladiatore.

Il Generale Marcus Acacius (Pedro Pascal) soffoca la ribellione in Numidia, secondo il volere degli imperatori Geta e Caracalla, ma segretamente li vorrebbe spodestare. Durante l'assedio della principale città il guerriero Lucius (Paul Mescal) viene fatto prigioniero e, da schiavo, selezionato come gladiatore da Macrinus (Denzel Washington), ambizioso proprietario di una scuola di gladiatori.

Il Gladiatore II
Il Gladiatore II

Durante i tre giorni di giochi mortali, indetti dagli Imperatori per celebrare il trionfo di Acacius, Lucius si ritrova al centro di un complesso gioco di potere, ritrovando anche Lucilla (Connie Nielsen), adesso moglie di Acacius, e scoprirà quelle origini che noi spettatori sappiamo dalla sinossi, ma che lui ha dimenticato.

Il Gladiatore II
Il Gladiatore II

Che, già come il primo, Il Gladiatore II fosse un guazzabuglio che con la storia propriamente detta avesse poco a che spartire era assolutamente prevedibile. L'approccio cinematografico di Ridley Scott punta alla spettacolarità, non alla ricostruzione filologica. Se guardiamo alle scene di combattimento, sono tutte ben costruite e coreografate, anche se lo stile sincopato adesso a volte è un po' confusionario e alla lunga stancante. Il fronte dell'intrigo politico è lineare, a volte anche un po' risibile. 

Il Gladiatore II
Il Gladiatore II

Personaggi che cadono in tranelli abbastanza stupidi e prevedibili, solo perché la trama deve andare avanti. Altre volte si salvano senza capire bene il perché. Così, tra un combattimento e l'altro, si comincia a sentire un po' di noia, un crescente senso di già visto. Insomma, appurato che non si pretendeva coerenza storica, si esigeva però un po' di coerenza narrativa.

Il cast è composto da attori che, a parte le due macchiette di imperatori, sanno il loro mestiere, e recitano col pilota automatico, pensando al consistente bonifico pervenuto sul conto. Legittimo pensiero in una produzione che di certo, e questo va dato atto a Scott, non vuole neanche per un momento fare finta di essere qualcosa di diverso da un giocattolone, da un luna park in stile hotel di Las Vegas.

Il Gladiatore II
Il Gladiatore II

Il problema è la mancanza della componente divertimento. Le lungaggini e le inconsistenze dei dialoghi e persino delle scene d'azione, fanno agitare sulla sedia, e danno inizio al conto dei minuti che mancano alla fine, per una storia che è veramente troppo semplice per riempire i 140 minuti di un film senz'anima.