Nella Polonia rurale del XIX secolo, la bella Jagna è una donna forte e indipendente, il cui scopo nella vita non è per forza trovare marito. Ma nel piccolo mondo di un villaggio essere sposata al contadino più ricco sembra l'unica via possibile, decisa a tavolino dalla madre. Ma se lo sposo, un ricco vedovo, è anche il padre dell'amante di Jagna, che a sua volta è già sposato, s'innesca un vortice di passioni, drammi e tensioni che, unite alle forti tensioni già presenti, rende il clima esplosivo e incandescente, nonostante il clima rigido degli inverni polacchi.

La nostra terra
La nostra terra

Le quattro stagioni scandiranno i ritmi di una vicenda che ricorda il realismo di Zola e Verga, ispirata a un altro capolavoro del verismo letterario, I Contadini di Władysław Reymont, premio Nobel nel 1924, romanzo che in Polonia è un caposaldo dell'istruzione letteraria. 

Nel mettere in scena il romanzo i coniugi DK (Dorota Kobiela) e Hugh Welchman, scelgono la stessa strada ambiziosa del loro plurpremiato film Loving Vincent, ovvero di un'animazione in rotoscope che renda pittorico lo stile visivo del film. In questo caso di pittori a olio polacchi coevi all'ambientazione del film, tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo, il cui stile si armonizza con un lavoro tecnologicamente sfidante alle tecniche cinematografiche e di animazione del XXI secolo.

Questa tecnica ben si armonizza a una narrazione che è realistica, ma possiede anche in se suggestioni e atmosfere che in alcuni momenti le fanno sfiorare il realismo magico. 

La nostra terra
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Al di là della tecnica strabiliante, frutto di un lavoro di artisti e maestranze in quattro paesi – Polonia, Ucraina, Serbia e Lituania -  reso difficoltoso prima dalla pandemia del 2020 e poi dalla guerra in Ucraina, il film ha la sua resa migliore perché riesce a essere un vibrante racconto di passioni ed emozioni, con un cast brillante che riesce a non fare trasparire il lavoro  condotto molto spesso davanti a un green screen.

Completa l'opera una colonna sonora ricca di motivi trascinanti, canzoni e balli che suggellano momenti di passaggio della storia, puntelli a emozioni forti e trascinanti.

Un film da vedere per i soli tre giorni che sarà in sala, dal 2 al 4 dicembre 2024.