Nemici naturali. In natura questo termine indica il predatore per eccellenza di una determinata specie. È fisicamente impossibile avere la meglio sui propri nemici naturali.
È così che inizia Versus, manga scritto da ONE (One Punch Man, Mob Psycho 100) con lo storyboard di bose e i disegni di Kyotaro Azuma (disegnatore di Tenkaichi, pubblicato da Star Comics in bundle con Versus).
Ambientato in una realtà in cui esistono la magia, i demoni e gli eroi, Versus ci presenta subito una Terra oppressa dai nemici naturali degli esseri umani, i demoni. A guidarli il Grande Re e i suoi 47 sottoposti. Questa temibile invasione dura ormai da centinai di anni, così l’umanità decide di inviare 47 eroi scelti in tutto il mondo per combattere l’esercito demoniaco, uno per ogni demone sottoposto. Tra i campioni c’è Hallow, l’undicesimo eroe, che pare spaventato all’idea di combattere nemici tanto forti e spaventosi. Eppure, parte comunque alla volta della fortezza di Jachi, il demone che ha il compito di uccidere. Tuttavia, qualcosa va storto, tutti gli altri 46 eroi scelti sono stati uccisi, torturati o dilaniati dai demoni. Hallow è l’unico sopravvissuto? Sì, ma proprio quando sembra che tutto sia perduto, il ragazzo incontra Zaybi, suo fratello maggiore. Questi è un mago e lo mette subito a parte di un piano, l’unico in cui forse l’umanità può sperare per salvarsi.
Se il lettore ha l’impressione che questo sia il punto più alto della vicenda, si sbaglia. Il primo volume, infatti, racchiude fin dalle prime pagine un plot twist inaspettato. Si potrebbe definire Versus un fantasy, l’ambientazione iniziale lo conferma, anche se, proseguendo la lettura, ci si accorge che più che un genere ben preciso, l’opera sfugge da ogni definizione.
Fantasy, fantascienza, battle shonen. Non c’è dubbio che Versus sia originale. Il panorama manga si arricchisce di nuovi titoli shonen sempre più spesso e trovare letture che si distinguano non è mai troppo semplice.
L’opera edita da Star Comics si impone con grande forza all’interno del genere shonen. A un primo sguardo, l’argomento può sembrare già approfondito in altri manga, eppure una volta che si prosegue la lettura appare chiaro che si è di fronte a qualcosa di diverso, di nuovo. Un mix narrativo ben studiato, dal ritmo sostenuto, che al lettore lascia poco spazio per tirare il fiato.
L’aspetto grafico è un altro punto a favore per Versus. Il disegno di Kyotaro Azuma ben si presta a un’opera shonen, il tratto è tipico del genere ma, anche in tal caso, ha allo stesso tempo la forza di distinguersi. Un disegno semplice, ma molto dinamico, che si prende tutta la tavola. Il sensei utilizza spesso vignette grandi, di ampio respiro, che racchiudono personaggi ben caratterizzati, il cui focus è sulle armature, oggetti e su momenti parodistici e ricchi di citazionismo.
I personaggi sono fin da questo primo numero ben riconoscibili, un elemento che certamente sarà utile nel proseguo della serie, dal momento che ci si attende una pletora di persone.
Versus è un manga dalle grandi potenzialità, che si impone nell’universo manga shonen con forza e originalità.
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