Cosa potrebbe accadere a due studenti che si ritrovano tra le mani un libro misterioso, zeppo di formule e incantesimi arcani, e che evocano un abitante degli inferi al fine di ottenere un aiuto soprannaturale per superare le piccole e grandi difficoltà della vita?
Sicuramente un sacco di guai!
In poche parole è questa la trama dell'annunciata commedia della New Line: Jeff The Demon.
Il film sarà diretto da James Bobin, su sceneggiatura di Tom Scharpling e Joe Ventura, e vedrà come protagonista l'attore canadese Will Arnett, apparso recentemente sui nostri schermi in un ruolo di contorno nel film Quel mostro di suocera.
Dalle poche indiscrezioni circolate sulla rete, non è ancora chiaro cosa ci dovremmo esattamente aspettare dal demone Jeff; se è intenzione degli autori presentarci un genio pasticcione come la fatina dei desideri di nome Murray (Martin Short) vista in Un semplice desiderio, ovvero se dovremo aspettarci un diavolo subdolo, pronto a gabbare il mortale di turno, come la bellissima Elizabeth Hurley che nel film Indiavolato ha concluso un accordo con il goffo Brendan Fraser. Forse da escludere a priori l'ipotesi di una trama basata su uno scontro fra demoni cattivi, che vogliono imporsi sulla terra, e demoni buoni, come accaduto in Little Nicky, un demone a Manhattan, nel quale il piccolo Nicky (Adam Sandler) decide di contrastare i piani di conquista dei suoi due fratelli.
Prendendo le distanze dal mondo cinematografico, e analizzando sotto un'altra ottica gli spunti trapelati fino a questo momento, non possiamo non citare due demoni che potrebbero rivelarsi ottimi modelli per Arnett: Azazel e Bartimeus.
Azazel è uno spirito d'eccezione, nato dalla fervida immaginazione di Isaac Asimov. E' stato richiamato sulla terra da George, eccentrico personaggio amante dei pranzi costosi... specialmente se questi vengono offerti da amici facoltosi. Nel corso di questi pranzi, abilmente scroccati a un amico scrittore, George racconta le avventure di Azazel, che usa per risolvere i problemi dei suoi amici. Le soluzioni escogitate dal demone, però, fanno sovente un buco nell'acqua e inevitabilmente, finiscono col rovinare sempre più le sfortunate vittime inconsapevoli, dando vita a spassose gag.
Bartimeus, jinn creato da Jonathan Stroud, invece è un gran furbacchione. E' un demone intelligente e scaltro, certamente non è il genio più forte del mondo ma senza ombra di dubbio è il più simpatico; è colui che riedificò le mura di Uruk, di Karnak e di Praga, che parlò con Salomone, che corse nelle praterie insieme ai padri dei bufali, che sorvegliò l'antico Zimbabwe fino a quando le pietre caddero e gli sciacalli banchettarono con le sue genti.
Richiamato dalla sua dimensione da un mago in erba, Bartimeus è costretto a ubbidire ai suoi ordini, sebbene ciò gli provochi dolore e ferisca il suo orgoglio. L'unica cosa che il jinn può fare è cercare di leggere tra le righe dei comandi che gli vengono impartiti, di trovare ogni scappatoia che gli permetta di disubbidire al suo padrone senza il pericolo di una dolorosa punizione.
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