Nightbitch è la storia di una donna che rinunciato a tutto per diventare Madre. Ha messo da parte la sua promettente vena artistica e sente il peso di scelte sbagliate. Ma gradualmente subisce una trasformazione, scopre la sua vera natura e il contatto con i suoi istinti ed esigenze primordiali.
Ispirato al romanzo di Rachel Yoder, il film scritto e diretto da Marielle Heller affronta il tema della maternità, e di come cambi il rapporto con il mondo, da un punto di vista allegorico, con un pizzico di realismo magico.
La voce narrante è quella della protagonista, Madre, una superba Amy Adams, che impariamo a conoscere dai suoi flussi di coscienza. Nel ruolo del Padre assente c'è un sempre credibile Scoot McNairy, personaggio destinato anch'esso a un arco fondamentale di crescita ed evoluzione.
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I cambiamenti non sono mai indolori, e sono necessari sacrifici. Quale sarà il punto di arrivo del viaggio è tutto da scoprire.
Adams è la pietra angolare del film. Flussi di coscienza, linguaggio del corpo, espressioni facciali, ogni sua capacità recitativa è espressa ai livelli più alti della sua già prestigiosa carriera. Non stupisce la nomination a Amy Adams come “Miglior Attrice Protagonista – Musical o Comedy” ai Golden Globe Awards. Stupisce di più, in tutta franchezza, come le sia stata preferita la pur efficace Demi Moore per The Substance.
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Stupisce anche la collocazione nella commedia di Nightbitch. Anche se va detto che la collocazione è complicata. Fantastico? Tragicommedia? Tanti i sono i toni affrontati che è intuibile la difficoltà.
Si tratta in ogni caso di un ottimo film, che centra il suo obiettivo narrativo in pieno, da vedere e consigliare.
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