La storia di Almut e Tobias. Un amore che ha vissuto di tanti momenti, raccontati in modo non cronologico, ma emozionale.
Florence Pugh ed Andrew Garfield dimostrano ormai di aver mantenuto la loro promessa di maturità attoriale, dando una grande prova con due personaggi complessi, come complessa è la vita.
La sceneggiatura di Nick Payne si dimostra equilibrata nell'affrontare temi complessi con senso della misura, aiutando la messa in scena di John Crawley in un lavoro che narra spesso per sottrazione di elementi.
Ottima poi è la gestione dei registri e della loro mescolanza. Si passa dalla commedia sofisticata al dramma, anche a momenti che hanno del comico.
Non si perde mai il senso dell'equilibrio però, frutto di un lavoro minuzioso, di una narrazione coinvolgente, anche per due attori protagonisti sicuramente ben affiatati, affiancati anche da comprimari e generici che restituiscono autenticità e verità allo spettatore.
Il tema centrale, ricorrente in vari momenti, è quello delle scelte. Sono tanti i bivi che i due protagonisti dovranno affrontare. Ciascun perscorso ha pro e contro. Ciascuna azione definisce la persona che vogliono essere e non sarà priva di conseguenze.
Come scritto prima, ci saranno momenti tristi e malinconici, ma il senso che resta, insieme alla commozione, è anche quello di aver assistitito a una storia che ci racconta come vivere appieno il momento presente, cercando di mettere a a frutto la qualità, visto che comunque la quantità è pur sempre limitata.
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