Ve l'avevamo anticipato (vedi /notizie/3687/), alla Galleria Alberto Sordi a Roma è iniziata il 18 novembre la mostra dedicata al maghetto più famoso del mondo. Potevamo noi di FantasyMagazine mancare all'inaugurazione? Certamente no, e quindi siamo andati a vedere di persona.
Non sono ancora le 18.30, ora prevista per la presentazione, la galleria è già addobbata con poster e immagini in grande scala di Harry Potter e il Calice di Fuoco. Ci sono due grandi teche coperte da teli, più una più piccola in posizione centrale. Cominciamo a fare qualche foto e, come se fosse un segnale, vediamo che al nostro seguito tutti i presenti, che siano giovani fan di Potter o giornalisti professionisti, prendono esempio da noi e in breve la sala comincia a risplendere dei flash delle macchine fotografiche. Considerando che non è ancora successo nulla, non è male; questo per darvi un'idea dell'attesa che si era creata tra i presenti.
Attesa che si fa spasmodica alle 18.30 quando tutti si aspettano che quei misteriosi teli vengano tirati giù. Noi sappiamo già cosa ci aspetta sotto le teche, sappiamo che nella teca centrale apparirà il Calice prodotto dagli allievi della scuola di Carlo Rambaldi; e sappiamo che le altre due contengono gli oggetti usati nelle scene del Torneo Tremaghi e del Ballo del Ceppo. Già ma quali oggetti esattamente?
Però di tirare giù quei teli ancora non se ne parla, l'attesa diventa spasmodica, la folla aumenta, oltre ai ben informati c'è anche qualche passante occasionale che entra nella galleria attirata da tutto quel trambusto e si chiede cosa ci sarà mai da guardare.
Come sempre quando si tratta di Harry Potter e di J.K. Rowling non mancano le misure di sicurezza; guardie armate di tutto punto si aggirano vicino alle teche, con lo sguardo concentrato sui visitatori... sembra che ci sia nascosto un diamante lì sotto!
Finalmente, alle 18.45, i teli vengono tolti e scattano macchine fotografiche, cineprese, telefonini e chi più ne ha più ne metta. Noi non siamo da meno e cerchiamo di documentare tutti i costumi e gli oggetti della mostra. Peccato per quelle teche di vetro, potevamo quasi toccare la divisa dei Tassorosso e la Coppa Tremaghi. Date un'occhiata alla galleria e vedrete che il materiale interessante non mancava.
Poco dopo le 19 comunque torna tutto più o meno normale; ci avrebbe fatto piacere magari assistere a una presentazione un po' più ricca, invece nessun discorso ufficiale, nessun dibattito. Accontentiamoci di questo comunque e godiamoci la mostra che dura fino al 25 novembre, data di uscita del film.
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