Espiazione e redenzione di un gruppo di pericolosi sbandati in una missione dalle probabilità di sopravvivenza bassissime se non nulle. Questo è il modello narrativo di Thunderbolts*, ovvero la " sporca mezza dozzina" Marvel, se mi perdonate la parafrasi. Da I Sette Samurai, e il suo epigono western I Magnifici Sette, passando appunto per La Sporca Dozzina, I quattro dell'Oca Selvaggia, o i più recenti I Sacrificabili fino ai Suicide Squad della rivale DC, giusto per fare alcuni esempi il tema è sempre quello.

D'altra parte lo abbiamo visto in tutto il percorso del Marvel Cinematic Universe come i supereroi siano stati protagonisti di parecchi generi cinematografici. Ora tocca al sottogenere che potrei definire "mucchio selvaggio e disfunzionale" schierare alcuni personaggi Marvel Studios che abbiamo visto in vari film e serie TV: Yelena Belova alias la Vedova Nera (Florence Pugh), Bucky Barnes ovvero il l'ex Soldato D'Inverno (Sebastian Stan), Alexei Andreovitch Shostakov alias Red Guardian (David Harbour), Ava Starr alias Ghost (Hannah John-Kamen), John Walker alias U.S. Agent o ex Captain America (Wyatt Russell), e Antonia Dreykov, alias Taskmaster (Olga Kurylenko).

In questo genere di film non manca un "committente", ovvero qualcuno che si trova a scegliere i componenti della squadra tra le persone più disperate. In Thunderbolts* il ruolo spetta suo malgrado a Bucky Barnes, come risposta alle macchinazioni della contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus, una delle star di Seinfeld), personaggio che abbiamo visto finora solo in brevi interludi, al contrario degli altri, di cui si sono viste le gesta più o meno sfortunate che li hanno portati allo stato di essere considerati selezionabili per un'impresa disperata, chi più chi meno.

Un altro elemento del sottogenere è la sfiducia reciproca dei componenti della squadra, quindi scontro di intenzioni diverse se non divergenti tra i personaggi, che sarà parte di un percorso che li porterà a fidarsi l'uno dell'altro, per cercare di sopravvivere a una situazione disperata.
E cosa ci può essere di più disperato di combattere con una minaccia che "ha più potere di tutti gli Avengers messi insieme" come Sentry, alias Robert “Bob” Reynolds (Lewis Pullman), senza avere nel team personaggi con poteri adeguati?
Sempre che sia veramente lui la minaccia…

Su questo semplice modulo narrativo Jake Schreier, che torna al lungometraggio cinematografico dopo circa dieci anni di televisione, dirige con personalità e anche molto spirito di servizio, imbastendo un film che, nonostante le premesse all'apparenza banali, destinerà allo spettatore delle sorprese.
Una sorpresa è il modo semplice e immersivo con il quale lo spettatore che non avesse visto i film o le serie in cui i personaggi sono apparsi viene edotto della loro storia. La sceneggiatura di Lee Sung Jin, Joanna Calo ed Eric Pearson è agile, le spiegazioni non sono "spiegoni", si passa dall'azione frenetica all'ironia, passandoanche per autentica comicità, senza forzature. Sono tornate le battute fulminanti in stile Marvel, insomma.

Sin dall'apparizione sullo schermo del mitico logo Marvel si può immaginare come Thunderbolts* sia una specie di negativo di The Avengers del 2012, o di riflesso oscuro. Torna New York, teatro della grande battaglia che diede inizio a una leggenda. Molti elementi, luoghi e situazioni di quel film tornano ribaltati, finché ciò che prima divideva i componenti dell'improvvisato gruppo, ovvero le loro fragilità umane, non diventa il punto di forza risolutivo.
Non posso e non voglio dire altro della trama, ma centrale è la risposta alla domanda posta sopra, ovvero come dei poco più umani, se pur potenziati in alcuni casi, possano sconfiggere un'entità con poteri quasi divini.
Dotato di un cast bene assortito, il film sorprende anche nei piccoli ma determinanti ruoli, come quello di Mel, l'assistente tuttofare della Contessa de Fontaine (non dimenticate il "de" mi raccomando), brillantemente interpretata da Geraldine Viswanathan.
In conclusione, con Thunderbolts* torna il gusto del piacevole intrattenimento dei film Marvel, con un film che si spera ne inizi il rilancio, in attesa tra poco meno di tre mesi di I Fantastici Quattro: Gli Inizi, e poi del prosieguo della saga, in una fase sei che si spera faccia dimenticare i passi falsi degli ultimi anni.
Ricordatevi, sempre, di non andarvene prima della fine dei titoli di coda.
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