I più giovani tra i lettori di Fantasy Magazine probabilmente non conoscono la saga di King’s Quest, una lunga collezione di adventure games che esordì all’inizio degli anni ’90 sotto l’egida della mitica etichetta Sierra, grazie al talento e all’immaginazione di Roberta Williams, a cui spetta sicuramente un posto di rilievo tra i pionieri dell’arte videoludica.
La serie è proseguita poi con otto episodi, dei quali l’ultimo veramente fedele allo spirito originario è stato il settimo, King’s Quest VII : The Princeless Bride del 1996, mentre il successivo King’s Quest: Mask of Eternity del 1998 aveva virato verso il genere action game in 3D, abbandonando il senso di innocenza e l’ambientazione quasi disneyana dei primi episodi.
Negli anni scorsi, mentre il genere adventure scompariva a poco a poco dagli scaffali dei negozi di videogiochi, un gruppo di appassionati raccolto sotto le insegne della Phoenix Online Studios aveva cominciato un progetto amatoriale volto a riportare sugli schermi dei PC un nuovo episodio della serie intitolato King’s Quest IX: Every Cloak Has A Silver Lining, da rendere disponibile come freeware per tutti i vecchi e nuovi fans della serie.
Quando ormai si era prossimi al rilascio, la minaccia di un’azione legale intentata dalla Vivendi Universal, proprietaria dei diritti dei giochi originali, aveva bloccato ogni ulteriore sviluppo. Ma come in ogni avventura che si rispetti, ecco il lieto fine: nei giorni scorsi il gigante dei media francese ha autorizzato la Phoenix Online Studios a proseguire il lavoro, anche sull’onda delle petizioni e delle richieste che migliaia di appassionati hanno lanciato in rete, con l’unica condizione di togliere il nome King’s Quest dal titolo del prodotto finale.
Il gioco si chiamerà quindi The Silver Lining, sarà disponibile in versione freeware all’inizio del 2006 e, dulcis in fundo, sarà il primo episodio di una trilogia che potrebbe ridare linfa al genere adventure, abbandonato forse troppo in fretta dalle grandi case di produzione. Non è da escludere poi che, in base ai risultati che raccoglierà questa iniziativa indipendente, Vivendi Universal decida di ritornare sulla serie con un titolo ufficiale, visto che ha mantenuto comunque i diritti esclusivi sul nome King’s Quest.
Chi ha poca fiducia nelle potenzialità di un progetto amatoriale come The Silver Lining, dovrebbe dare un’occhiata agli screenshots presenti sul sito della Phoenix Online Studios (vedi link tra le risorse in rete), dove la qualità grafica è sicuramente di primo livello e, soprattutto, l’atmosfera e lo spirito originario della serie sembrano ricreati alla perfezione.
Sono anche iniziative come queste che confermano tutta la vitalità e l’inventiva di un mondo, quello dei videogiochi, dove la passione e l’entusiasmo portano a volte i giocatori a travalicare il ruolo di semplici fruitori, fino a dare spazio alla propria creatività, per arrivare dove spesso le grandi case di produzione, legate a strategie di mercato forse troppo rigide e poco coraggiose, non osano avventurarsi.
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