Sembra che a Hollywood piacciano gli anelli. Niente horror di provenienza giapponese, niente saga tratta da Tolkien, questa volta parliamo di mitologia: L'Anello Dei Nibelunghi, quadrilogia capolavoro di Richard Wagner, autore imprescindibile nella storia dell'opera lirica, diventa film.
25 anni per completarla (1848-1874) con una pausa di 12 anni nel mezzo, fonti legate alla mitologia germanica e un risultato mastodontico: eroi, divinità e un Anello magico attorno al quale ruotano le vicende dei 4 capitoli della saga (L'Oro Del Reno, La Walkiria, Sigfrido e Il Crepuscolo Degli Dei).
II nano Alberico re dei Nibelunghi rapisce alle figlie del Reno l'oro che esse custodivano, e se ne fa forgiare dal fabbro Mime l'anello, l'elmo magico che rende invisibile, e la spada, che gli danno l'assoluto potere sopra i suoi simili. Ma frattanto nel regno degli dèi una fiera contesa insorge fra il sommo dio Wotan e i due giganti, Fafner e Fasolt, dai quali egli si e fatto costruire lo splendido castello inaccessibile del Walhalla, promettendo di consegnar loro Freia, la dea dell'amore. Al momento di mantenere il patto Wotan si rifiuta e Fafner e Fasolt pretendono allora l'oro del Reno. Si tengono però Freia in pegno, e gli dèi cominciano a languire per l'assenza della dea dell'amore e della gioventù, che procurava loro l'unico alimento, i deliziosi pomi d'oro...
Il riassunto dell'opera è così vasto da costituire un'opera letteraria a sé.
La novità del momento è che tutto ciò diventerà un film, ma le indiscrezioni trapelate sollevano non pochi dubbi. Soprattutto perché pare che il budget della pellicola sia di $23 milioni, cioè una miseria; la regia dovrebbe essere di Uli Edel, grande esperienza televisiva ma non proprio una garanzia sul grande schermo; si parla di un solo film, dunque saranno necessari enormi tagli alla trama originale, con il rischio di snaturare completamente la storia
Comunque sia, stando a Variety le riprese dovrebbero cominciare entro la fine del mese di novembre 2003 (come a dire fra 7-10 giorni) e il cast vanterebbe Kristanna Loken (la Terminatrix) nei panni di Brünnhilde, Benno Furmann in quelli di Sigfrido, Alicia Witt, Julian Sands e Max von Sydow in ruoli non meglio chiariti.
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