Con un occhio al capitolo precedente, Organizzazione 1, analizzo le soluzioni cui sono giunto personalmente.
In Appunti sono giunto alla soluzione più semplice ed efficace per organizzare le singole “idee”: suddividere il documento seguendo la struttura de La Triade*. Se mi sovviene uno spunto che vorrei inserire nel Libro Nono, non faccio altro che andare alla sezione relativa e aggiungerlo in coda a quelli già esistenti. In questo modo, se voglio concentrarmi su un singolo Libro, posso farlo senza dover saltare da una pagina all’altra del documento. Questa suddivisione può essere estesa alle parti di un libro: sta a voi decidere. L’importante è non prendere appunti senza una logica: una simile cosa creerebbe confusione.
Per esperienza ho visto che è utile quanto segue:
1. Numerare gli appunti in modo univoco, ad esempio con il numero della sezione e dell’appunto al suo interno (es.: il terzo appunto della sezione relativa al quinto libro potrebbe essere il 5.3). Questo vi permette di riferirvi ad appunti specifici con dei rimandi, cosa che durante le riletture vi aiuterebbe a raggiungere in breve tempo tutte le informazioni necessarie.
2. Contrassegnare con dei simboli i vari appunti. Ad esempio, io contrassegno con un asterisco tutti gli appunti che ho già utilizzato. Così, ho scelto dei caratteri per quelli che ritengo obsoleti, per quelli che possono valere per più libri (o più sezioni), per quelli che spiegano il retroterra storico del mondo, per quelli geografici o politici, ecc… in questo modo la rilettura degli appunti diviene ancora più ordinata (es.: quelli “asteriscati” li salto a piè pari, senza dover leggere le prime righe per rendermi conto che li ho già utilizzati).
In aggiunta a tutto questo, per gli appunti, ho sempre giudicato interessante l’utilizzo di fogli di calcolo o database al posto di un documento di testo: darebbero vantaggi nella ricerca, qualora gli appunti divenissero tanti. Per La Triade sono giunto a circa trecento pagine di idee – un libro da cui generarne diciassette… ;-) -, tutte comprese in un unico documento di testo e grazie all’organizzazione di cui sopra non ho mai il minimo problema a trovare ciò che cerco. Ma il suggerimento resta valido, suppongo.
Per Profili, invece, ho deciso una struttura comune a tutti i personaggi e l’ho compilata con cura per ognuno di essi. La struttura comprende queste sezioni: nome, cognome, età, razza, caratteristiche fisiche (occhi, capelli, incarnato, segni particolari, ecc…), caratteristiche principali (abitudini, credo, abilità, ecc…) e scopo del personaggio (ossia chi è e cosa fa nella storia – non sempre questo campo può essere completo alla creazione del personaggio -). Naturalmente questa è soltanto una traccia.
La Cronologia dev’essere di rapida consultazione, esaustiva e nel contempo succinta.
Personalmente divido la narrazione in scene, ossia in singoli avvenimenti (definizione volutamente vaga e vasta). Trattandosi di una cronologia, ho organizzato le scene cronologicamente – a volte mi spavento per quanto sono ovvio! -, suddividendo il tutto in giorni. Ogni singolo giorno in cui si svolte la vicenda conterrà una o più o nessuna scena (nell’ultimo caso è sufficiente non includere il giorno nella cronologia… ho perso un’occasione per non divagare).
La prima scena del giorno tratterà un avvenimento precedente alla seconda o, tutt’al più, contemporaneo. Ciò dà un vantaggio e permettetemi un esempio. L’ultima scena di cui avete steso il testo si è svolta alla luce del tramonto; quando affrontate la stesura della scena successiva, notate che appartiene al medesimo giorno di quella precedente, sicché ciò che narrerete o si svolgerà ancora all’ora del tramonto o di sera o di notte.
Detto così sembra un po’ contorto, ma in realtà visivamente è molto chiaro: non vi resta che provare, se credete. :-)
Inoltre vi sono alcune accortezze decisamente utili: ogni singolo giorno può iniziare con delle informazioni generali valide per tutte le scene che gli appartengono, informazioni fondamentali per la coerenza del testo.
Un esempio su tutti: la meteorologia. Seguendo un vostro metodo, potete segnalare che una perturbazione dal giorno tale al giorno tale si sposta nella zona meridionale del vostro mondo. A questo punto non dovrete far altro che dare un’occhiata al “tempo” e saprete se il cielo è sereno o no, senza possibilità di errore. :-) La cosa non è di poco conto: sarebbe spiacevole se un lettore notasse che in due scene ravvicinate, che si svolgono nella stessa zona del mondo, un personaggio è zuppo di pioggia mentre un altro si sta prendendo la tintarella.
Così facendo, non dovrete più preoccuparvi.
Spero questo capitolo possa avervi dato degli utili spunti per organizzare il lavoro, cosa fondamentale, mi ripeto. Ricordate che nulla è eccessivo nella pianificazione: più è accurata, più il vostro testo sarà inattaccabile e coerente.
Ora che avete un’ambientazione, più o meno completa, e vi siete organizzati, nel prossimo capitolo inizierò ad affrontare un nuovo aspetto: i personaggi.
*La Triade è il titolo della lunga saga che sto ideando e scrivendo.
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