E' d'obbligo partire con un bilancio della decima Hobbiton, una tre giorni che ha trasformato San Daniele nella Terra di Mezzo italiana. Le cose sono andate come ti aspettavi?
Nei giorni precedenti alla manifestazione avevamo avuto le prime avvisaglie che facevano prevedere un forte afflusso di persone da tutta Italia e dall'estero, ma sinceramente non ci aspettavamo le circa 16.000 che sono accorse da mezza Europa: dalla Svizzera è giunta un'intera corriera e anche dall'Austria i visitatori sono stati molto numerosi, ma non sono mancati gli olandesi ed i tedeschi. La componente più forte è stata sicuramente quella dei giovani (16 - 25 anni) ed è stata anche quella più interessata agli approfondimenti, ai dibattiti ed alle conferenze, segno questa di una loro maturità non sempre riconosciuta da questa società. Il paese di San Daniele dopo un primo giorno di curiosità ci ha accolti con
molto calore ed affetto, partecipando fortemente a tutte le iniziative. I media ci hanno dato uno spazio notevole, riconoscendo la valenza culturale di una manifestazione che solo la regione Friuli V.G. si ostina a negare.
Sinceramente siamo veramente soddisfatti di come si è svolta l'intera manifestazione.
Abbiamo notato qualche defezione nel programma, problemi organizzativi dovuti al repentino cambio di sede?
Solo nelle relazioni e negli ospiti abbiamo dovuto effettuare qualche sostituzione, Padre Guglielmo Spirito a causa di un matrimonio ha cambiato la giornata dell'intervento, Mario Polia e Gianfranco De Turris sono stati trattenuti da da problemi di salute ed alcuni doppiatori hanno dovuto rinunciare al nostro invito per problemi di lavoro. Lo stesso Howe ha rimandato al prossimo anno il suo incontro con il nostro pubblico a causa di un impegno di lavoro che lo tratteneva in Canada. Nell'insieme direi che abbiamo supplito alle defezioni con le giuste sostituzioni creando un bellissimo clima e grande interesse.
La Soc. Tolkieniana italiana sarà protagonista nei prossimi mesi di interessanti iniziative. Ce ne puoi parlare?
Nel mese di febbraio prevediamo di organizzare alcuni voli (circa 50 persone a viaggio) in Nuova Zelanda, per visitare i diversi siti della Trilogia, sparsi su tutta la superficie della Nazione. L'Ambasciata della Nuova Zelanda e la Compagnia di bandiera hanno offerto la loro collaborazione per creare un tour affascinante e a costi contenuti, stiamo valutando ora le modalità e i tempi, presto ne daremo ampia notizia.
Per il mese di marzo stiamo organizzando, insieme alla Tolkien Society, il primo grande raduno di tutte le Società Tolkieniane del Mondo. Il tutto si svolgerà al Parlamento Europeo e consisterà in una settimana di incontri, approfondimenti, eventi collaterali, mostre, concerti, ecc. Stiamo anche cercando sponsor e sostegni che ci permettano di portare soci e amici dall'Italia, contribuendo alle spese.
Sono passati dieci anni dalle prime convention che raccoglievano gli appassionati tolkieniani. Quali sono le cose che senti cambiate in meglio e quali gli aspetti negativi dell'improvvisa popolarità figlia della produzione cinematografica?
Sicuramente quando abbiamo cominciato eravamo pochi, felici pochi, come recita una canzone, e le nostre manifestazioni erano di nicchia, riservate ad alcune centinaia di persone. L'interesse si è esteso qualche anno prima dell'uscita del film e le nostre manifestazioni già a Gorizia tre anni fa contavano almeno 7.000 persone. Indubbiamente oggi con l'uscita dei film la popolarità é aumentata ed il pubblico si è avvicinato numeroso. La grande pubblicità ha portato da un lato lo scadimento qualitativo di una fascia di visitatori, i famosi turisti della domenica, attirati solo dagli spettacoli, dall'altra ha permesso a molte persone interessate di trovarci e mettersi in contatto con noi e collaborare attivamente a una migliore organizzazione. Il bilancio è sicuramente ampiamente positivo.
Si è parlato di una nuova versione del Signore degli Anelli che uscirà tra breve grazie al contributo della STI. Quali sono gli aspetti dell'opera su cui siete intervenuti?
L'intervento della Società Tolkieniana ha impegnato una ventina di ragazzi per oltre un anno, perché il Signore degli Anelli era disponibile da sempre solo su lucido e non permetteva alla Rusconi prima e alla Bompiani poi, di stampare edizioni diverse dallo standard. I ragazzi hanno ridigitato l'intero libro, effettuando numerose riletture, apportando un centinaio di correzioni: Orchetti in Orchi, Vagabondi in Troll, sostituendo Sauron e Saruman dove i due personaggi erano stati confusi e tanti altri ancora di cui però lasciamo il piacere della scoperta. Il tutto é stato effettuato sotto la direzione di Quirino Principe, responsabile della prima traduzione. Per la prima apparirà in un testo italiano la prefazione dello stesso Tolkien, contenuta nella seconda edizione del grande libro.
Mi pare che il film abbia creato nuovo interesse attorno all'opera letteraria. Hai qualche dato che conferma la sensazione?
La Bompiani ha venduto 300.000 copie del libro nel primo mese di uscita del film e circa 600.000 copie fino a oggi. Per un libro "vecchio" di 30 anni è sicuramente un buon risultato. Ci aspettiamo ora una grande impennata con l'edizione illustrata da Alan Lee, che contiene anche la mappa della Contea, eseguita da Francesco Bisaro.
Paolo, non credi che ormai la STI debba arrendersi alla tecnologia e curare meglio l'aspetto comunicazione su internet?
Abbiamo numerose persone che nelle ultime settimane e soprattutto a partire dalla Hobbiton si sono messi a disposizione per rinnovare, rinvigorire, abbellire, rendere più accattivante ed interessante il sito, oltre che per ottimizzare la comunicazione. Ho completamente delegato questo aspetto, perché resto comunque un ruvido hobbit a-tecnologico, ma sinceramente da tempo si sentiva l'esigenza di questo rinnovamento in atto.
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