1. Gli spostamenti dei personaggi devono essere logici. Una cosa è che Tizio e Caio marcino, una cosa è che utilizzino delle cavalcature, che volino sul dorso di aquile, di draghi, che navighino, ecc…
La cosa implica una serie di accorgimenti.
È necessario che decidiate la scala della mappa (ad esempio, mezzo centimetro corrisponderò alla distanza media percorsa marciando dieci ore) e che stabiliate, in base a criteri realistici, quali distanze possono essere percorse cavalcando, volando, navigando, ecc…
Fate poi particolare attenzione, durante la stesura della Cronologia, alle distanze percorse: se volete che un personaggio raggiunga un certo luogo in quattro giorni, per far sì che si incontri con qualcun altro che passerà di lì, e vi accorgete che a piedi non ce la farà, be’… fate in modo che utilizzi un cavallo.
Notate bene: se nella zona in cui si trova è impossibile trovare un cavallo, non fateglielo trovare; il lettore capirà che il vostro è un espediente e arriccerà il naso (la cosa giusta da fare, in un caso del genere, è rivedere la cronologia: l’evento che avete previsto non può avvenire).
Altrettanto importante: ricordatevi che non solo i mezzi influenzano gli spostamenti dei personaggi, ma anche la geografia. Una cosa sono due centimetri di mappa attraversati da una strada bella dritta e curata, una cosa due centimetri di palude.
Gli spostamenti devono essere logici; non trascurate questo aspetto, potrebbe affossare la vostra storia, rendendola inverosimile.
2. Diretta conseguenza di quanto detto sopra (anche se soltanto in parte), i fronti d’azione, qualora convergano, devono farlo in modo naturale. È ovvio che lo scrittore ha previsto la convergenza o, meglio, ha proprio fatto in modo che vi fosse, ma nella storia non deve assolutamente risultare una forzatura.
Come detto, la prima cosa importante è che gli spostamenti siano logici e dimostrabili.
La seconda è che gli avvenimenti dei singoli fronti d’azione siano compatibili e non evidenzino, invece, una sorta di mano divina che li guida a tappe forzate (a meno che non sia l’intendimento del vostro romanzo).
Mi spiego. Il lettore non deve avere l’impressione che tutto quanto ha fatto Tizio, in realtà, altro non era che un modo per reggere in piedi la storia. Su una giacca o le toppe sono volute e valorizzano intenzionalmente il capo o risultano, per l’appunto, delle mere toppe.
A volte succede e, a mio avviso, non è piacevole accorgersene, perché sembra proprio che lo scrittore ti voglia prendere per i fondelli o ti consideri un idiota. Una cosa è l’ovvietà del convergere dei fronti d’azione nel finale, una cosa è accorgersi che guardando indietro molte cose erano poco giustificate e narrate soltanto in funzione del finale.
È un concetto piuttosto sottile, difficile da spiegare in poche righe. Tenetene conto, comunque.
3. Prendete in seria considerazione la possibilità di inserire nella cronologia anche tutte le scene che poi non si narreranno, ma che esistono.
Questo vi dà una visione di quanto sta accadendo molto più completa. Mi ripeto ancora una volta: più cose sa lo scrittore, meglio è.
Una diretta conseguenza di questo concetto, appena accennata nel passato capitolo, è che sarebbe bene inserire nella Cronologia anche gli avvenimenti precedenti al prologo del romanzo. Per la precisione, tutti quelli prossimi, in un arco di tempo significativo (quanto tempo deciderete voi, a seconda di cosa state ideando) e, oltre l’arco di tempo prestabilito, viaggiando a ritroso nel tempo, tutti gli eventi importanti (anche quelli di secoli prima).
Questo dà due vantaggi. Il primo, evidente, è quello di permettervi di sapere sempre in pochi attimi dov’erano i personaggi prima dell’inizio della storia, una cosa che spesso aiuta. Il secondo, meno evidente, è che pian piano potrete arricchire il retroterra storico della vicenda, con poco sforzo e in modo ordinato: avrete gli eventi collocati già in una cronologia, cosa che impedisce errori di sovrapposizione e valutazioni logiche fondamentali.
Termino qui questo capitolo, meno concreto di molti altri, più teorico che pratico. Come sempre, sono soltanto suggerimenti.
Nel prossimo capitolo affronterò il modo in cui è necessario affrontare la Cronologia, un argomento che è una via di mezzo tra il tema degli ultimi capitoli di Un nuovo mondo e quelli che lo seguiranno, relativi alla narrazione.
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