Storia dell’ascesa e del tragico, glorioso epilogo di Orlando, il più valente dei paladini di Francia.

Angela P. Fassio ci guida fra le gesta cavalleresche, gli intrichi di corte, gli amori, i disegni del fato a conoscere la vita del pupillo di Carlo Magno, re dei franchi.

Orlando combattere tutta la vita con nemici che finiscono terrorizzati dal possente suono del corno Olifante oppure cadono inesorabilmente sotto i colpi della portentosa spada Durendall. L’unico avversario che Orlando non riesce a vincere è il proprio carattere superbo, altero, per nulla incline alle sottigliezze della diplomazia, che fa di lui un guerriero invincibile e uno scomodo compagno di viaggio.

Come per altri eroi della letteratura fantastica, da Elric di Melnibonè fino a Eymerich, non è importante che il protagonista sia senza macchia, bensì che abbia una morale propria, che sia coerente e che riesca a trasformare le proprie debolezze in granitiche leve utili a scalzare qualsiasi ostacolo si pari sul suo cammino.

La Fassio ha il coraggio di presentarci un paladino che sovente rasenta l’antipatia. Difficile che si crei empatia tra il lettore e il giovane eroe intransigente ai limiti della sconsideratezza.

Impegno non facile, considerato che le gesta di Orlando sono note, e pure tra le pagine corre una palpabile tensione narrativa che ci consente di proseguire nella lettura con facilità, complice una prosa lineare e asciutta.