Ricordate Bastian, il protagonista della Storia Infinita megaproduzione fantasy tedesca dell'84? Meglio ancora: cercate di immaginare il Bastian del libro di Ende e probabilmente vi troverete a pensare a Rupert, il quindicenne sovrappeso protagonista della fiaba del regista Flavio Moretti, che come ogni anno con uno stratagemma viene abbandonato dai genitori a casa della nonna. Ma quello che Rupert si appresta a vivere non è un Natale come i soliti.
In soffitta, dove avrebbe dovuto trovare la punta dell'albero di Natale, scopre uno scatolone colmo di affascinanti marchingegni, opera dell'inventore Rufus, misterioso precedente inquilino. Strambi occhiali rivelano la straordinaria capacità di animare i fumetti e strapparli al loro mondo bidimensionale per agire nel mondo altrettanto incredibile di Rupert. Un mondo interamente ricostruito in due teatri di posa e che ricorda alcune riuscite invenzioni di Tim Burton.
Una volta inserita la spina nella presa di corrente, una bizzarra lampada invia nello spazio segnali che vengono intercettati da un’astronave di passaggio. Combattivi alieni decidono di invadere la Terra a dispetto delle contenute dimensioni e toccherà a Rupert salvare il mondo…
E’ un film che racchiude tutte le passioni del regista: l’animazione, il modellismo, gli effetti speciali, aspetti che sono la parte migliore e che fanno intuire grandi potenzialità. Il film è girato con la tecnica della prospettiva forzata, la stessa con cui furono realizzati film come Radiazione BX – distruzione uomo, The Shrinking Man e Darby O’Gill il Re dei folletti. Lo stesso regista si è occupato delle navicelle aliene, delle armi e dei disegni animati. La fotografia che conferisce al film un’atmosfera americana anni ‘5’ e ’60 è stata affidata a Pietro Sciortino, scomparso nel febbraio scorso.
Gli aspetti tecnici sono le cose migliori di questo film espressamente dedicato ai bambini, e che probabilmente piacerà molto ai più piccoli. Le cose migliorabili riguardano la sceneggiatura, cioè l'unico campo dove le produzioni italo-europee possono sperare di competere con i giganti americani. Sugli effetti speciali non c'è corsa.
Il Natale di Rupert è stato espressamente scritto per i bambini, ma forse senza tener conto del fatto che i gusti e la sensibilità dei bambini oggi sono assuefatti a prodotti molto sofisticati, in grado di fornire diverse chiavi di lettura proprio per cercare di soddisfare un pubblico molto vasto. Vada per cappuccetto rosso, se rivisto in chiave horror e inserito nella collana 'Piccoli brividi'.
Il magico Natale di Rupert è un film che può piacere agli adulti per le atmosfere evocate e il sapore retrò, ai bambini per la favola in sé. E' un onesto prodotto e una festa per gli occhi. Una sorta di prova generale, una dimostrazione che con qualche risorsa in più si potrebbero fare buone cose anche da noi.
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