Ne era restato soltanto uno…un unico posto vacante nel casting dei partecipanti al reality Who Wants To Be A Superhero? - Chi vuol essere un Supereroe? - ideato nientepopodimenoche da Stan Lee. Dieci nomi erano già emersi da una rosa di duecento candidati. Con un sondaggio indetto tra i visitatori di una pagina sul sito web ufficiale associato al canale televisivo SCI FI Channel (lo stesso che trasmetterà lo show, mentre del sondaggio già conclusosi troverete traccia ormai solo su altre fonti web) l'undicesimo eroe è stato infine consacrato. E' un po’ come fosse stato individuato un potenziale, ultimo immortale.
Erano in verità tredici i nomi scelti in prima battuta dalla produzione dello show (prima puntata prevista per il 26 luglio), dei quali dieci definitivamente scritturati e altri tre rimandati al giudizio del pubblico. Perciò ecco sottoposta (fino alla mezzanotte del 12 Maggio) l'opzione di voto fra tre candidati supereroi. Anzi, tre supereroine.
Superdonne sull'orlo... del successo
Lemuria, in grado di levitare e altresì di prosciugare (come e meglio di un provvedimento fiscale) l'energia dei comuni mortali; la superforzuta Diamond Girl, refrattaria al calore più estremo per non parlare della capacità di avvolgersi in campi di forza duri (a suo dire) come il diamante (sorvolando sulla circostanza naturale che vuole resistenza alla scalfitura e fragilità sotto urto andare di pari passo); e infine Artemis, dotata dei poteri di contatto telepatico con gli animali e di mutare la propria forma in quella di una pantera nera.
Dal gruppo di queste tre eroine è emerso l'undicesimo partecipante allo show. Ma al momento in cui scriviamo il risultato del sondaggio non è stato comunicato e resta noto solo alla produzione.
Il mondo che non c'è
Duecento persone normali. Vite comuni, forse addirittura banali, ma improvvisamente rischiarate dalla speranza di dare corpo a una fantasia che difficile da realizzare è dir poco, perché è addirittura irreale: il sogno di diventare un supereroe!
Non si tratta di reality tradizionale. Bel faccino, spigliatezza, istintivo carisma… non bastano per sfondare. Ai contendenti viene chiesto non solo di assumere prolungatamente un’altra personalità - che già di per sé è un compito mentalmente insano - ma addirittura di scegliersi un alter ego incredibile e impersonarlo in modo più che credibile. Sicché, i concorrenti ne verrano fuori mentalmente a pezzi oppure spunterà fuori un vero un eroe. Eroico contro ogni aspettativa dettata dal buonsenso: un supereroe, appunto.
Un format televisivo che incuriosisce, in bilico com’è fra l'eventualità che riesca a ironizzare con stile sull’essenza surreale dei cosiddetti reality show o che disintegri a picconate il mattone superstite del muro, un tempo alto e inamovibile, che separava la realtà dalla finzione.
Il premio in palio è comunque di tutto rispetto: un fumetto incentrato sul personaggio vincente e sceneggiato dello stesso Stan Lee, nonché la partecipazione ad un film prodotto da Sci-Fi Channel. Altro che presenziare nei talk show e nei salotti televisivi nostrani. Volete mettere il divismo di una stagione contro l’immortalità offerta da un albo a fumetti?
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