Le opere shakespiriane sono state trasposte in molti modi, ma è la prima volta che un cartone animato prende spunto da un capolavoro del celebre drammaturgo: Sogno di una notte di mezza estate.
L'opera, distribuita da Medusa dal 26 maggio, si chiama Una magica notte d'estate e fra gli altri vedrà impegnata Anna Maria Barbera al doppiaggio in un doppio ruolo e presterà la sua voce alla rotondetta Ape Mostarda, con l'inconfondibile inflessione alla 'Sconsy', e alla esile fata Titania, dalla pronuncia perfetta.
L'attrice, alla prima esperienza con il doppiaggio, ha dichiarato di essersi appassionata al cartoon soprattutto per il suo messaggio: "Per salvarsi, l'umanità deve ritrovare la forza di sognare".
Il film, costato otto milioni di euro, è stato realizzato dalla Dygra dopo il successo conseguito con "La foresta magica"
Secondo la leggenda, una volta all'anno, il 23 giugno, giorno del solstizio d'estate, gli uomini possono attraversare la porta invisibile che li fa entrare nel fantastico mondo dei goblin e delle fate, dove ogni sogno può diventare realtà.
Elena non crede alle favole e si è creata un proprio mondo in cui tutto ha una spiegazione. Suo padre, il duca Teseo, invece, è un sognatore, ama le arti, e desidera per la figlia un avvenire felice. Poiché è molto malato e triste, Elena è decisa a trovare assolutamente il modo di fargli tornare la gioia di vivere. Parte così alla ricerca di Titania, la regina delle fate e musa di Teseo, l'unica in grado di poter donare a suo padre la felicità perduta e la capacità di continuare a sognare.
Nel suo viaggio la accompagnano l'avido banchiere Demetrius e l'ingenuo inventore Lisander. Mentre il primo ha stampato sulla faccia un sorriso ipocrita, il secondo è deciso a dimostrare a Elena il suo affetto. I tre si imbarcano così in magiche avventure in un mondo favoloso che gli umani hanno dimenticato, popolato di fate, elfi, streghe cattive e con il solo aiuto di Perecho, un essere che può passare di continuo dalla realtà alla fantasia e vivere in entrambi i mondi. Incontreranno Oberon il rotondetto re dei Goblin, loquace amante delle feste, e il suo assistente Puck, e scopriranno quanto è difficile trovare la regina delle fate...
Il Sogno è una favola delicata e terribile, sensuale e crudele, piena di simboli inquietanti celati dietro le malie e gli incantesimi e i divertimenti con i quali gioca a imbellettarsi e ad apparire frivola. Appare difficile che la favola proposta riesca a mantenere lo spirito della commedia incespicata nella tragedia o una tragedia travestita da commedia di Shakespeare?
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