Le interviste con gli eroi del Ritorno del Re dopo la prima americana. Ecco le opinioni degli "Elfi" Bloom e Tyler.
Orlando Bloom (Legolas)
Cosa ti mancherà di più della tua esperienza nella Terra di Mezzo?
Di certo il periodo trascorso in Nuova Zelanda. Per me ha rappresentato un momento di crescita. Una sorta di unione con la natura e l’ambiente che per me è una cosa veramente importante anche per star bene di testa, capisci?
E per quanto riguarda i legami che hai stretto?
Mi mancheranno i miei amici. Forse la cosa veramente importante della compagnia è stato proprio il legame di amicizia che abbiamo stabilito l’uno con l’altro. Non è facile farsi degli amici ma loro sono persone alle quali voglio bene e che saranno miei amici per tutta la vita.
Cosa pensi del fatto che la gente fra 40 o 50 anni potrebbe ancora guardare questo film?
Sai? Mi sento un privilegiato proprio per questa ragione, proprio per il fatto di aver partecipato a un film che potrebbe esserci ancora fra 40 o 50 anni. Naturalmente verranno realizzati altri film e la tecnologia farà progressi penso, però, che Il Signore degli Anelli primeggerà sempre come il più grande film indipendente che ha riscosso il maggior successo di tutti i tempi, se mi sono spiegato.
C’è un giorno particolare durante le riprese che tu ritieni essere “il giorno”?
Il primo... ero terrorizzato.
Pensi che questa volta Peter Jackson abbia una possibilità di vincere un Oscar?
Questo film è stato realizzato con tutto l’amore del mondo e quindi con le giuste energie. Ritengo che per Peter sia sufficiente la risposta degli appassionati ma sarebbe bello se la gente gli desse anche quel tipo di riconoscimento . Ma è il mondo del cinema e non si sa mai cosa possa accadere. Per quel che mi riguarda è un film grandioso e lui è un regista sorprendente. Certamente se lo merita ma chissà cosa più accadere.
Ti è mai successo di svegliarti e chiederti in che diavolo di cosa ti era andato a cacciare?
Molte volte, in ogni occasione ma mai realmente con preoccupazione perché ho sempre saputo che Peter Jackson e Il Signore degli Anelli sarebbero diventati un vero e proprio fenomeno e mi sono sempre sentito fortunato per averne fatto parte.
C’è un momento della Trilogia che ti è particolarmente caro?
Uno dei miei momenti preferiti è quando la Compagnia supera le colline nella Compagnia dell’Anello, mentre procediamo attraverso quei macigni tondeggianti si può respirare veramente un gran senso di amicizia, fratellanza e cameratismo, amo quel momento.
Adesso che è tutto finito qual è stata la scena che ha costituito una vera e propria sfida?
Per essere completamente onesto tutto è stato una grandissima sfida. Veramente non riesco a pensare a una scena particolare.
Liv Tayler (Arwen)
C’è un momento mentre giravate il film che tu ricordi come il migliore?
No, penso di non avere un momento preferito E’ il film nel suo insieme e il fatto di poterlo vedere nella sua totalità è estremamente appagante. Si possono veramente vedere tutti i personaggi crescere man mano e la storia crescere insieme a loro. E’ una cosa che dà molta soddisfazione.
Questa volta la storia d’amore emerge di più?
No, non tanto. Un pochino, ma...
Come descriveresti Il Ritorno del Re?
Molto commovente, molto emozionante e molto eccitante. Ci sono grandi scene d’azione e interpretazioni estremamente piacevoli. E’ molto buono.
Come ti sei trovata a lavorare con tanti effetti speciali?
All’inizio gli effetti speciali costituiscono una vera e propria sfida anche perché è piuttosto, come dire, imbarazzante recitare davanti al niente, è come se tu parlassi con te stesso cercando di immaginare come dovrebbe essere. Dopo un po’, però, diventa una specie di seconda natura ed è anche divertente. Per un attore è grande esperienza di apprendimento quella di poter lavorare con tutte quelle diverse tecnologie.
Cosa pensi che ci sia ne Il Signore degli Anelli di così speciale da suscitare un tale sostegno e interesse da parte degli appassionati?
Credo che sia a causa della storia che è grandiosa e per i personaggi che sono a tutto tondo, la gente può scegliersi un personaggio preferito e essere in sintonia con lui. E Peter Jackson è un genio.
(da: romanticmovies.about.com, traduzione di Beatrice Manganelli)
5 commenti
Aggiungi un commentoComplimenti per la foto...
Senza dubbio questa è una documentazione veramente fatta bene. Una chicca non solo per gli amanti del SDA.
“Ti è mai successo di svegliarti e chiederti in che diavolo di cosa ti era andato a cacciare?”
Bella questa domanda. Umanizza così tanto e poi mi vengono in mente delle vicissitudini personali, per me che sono al di fuori del cinema (per non dire una persona normale).
“Cosa pensi che ci sia ne Il Signore degli Anelli di così speciale da suscitare un tale sostegno e interesse da parte degli appassionati?
Credo che sia a causa della storia che è grandiosa e per i personaggi che sono a tutto tondo, la gente può scegliersi un personaggio preferito e essere in sintonia con lui. E Peter Jackson è un genio”
Bò, sarà. Però credo anche che nel SDA ci siano tutti gli aspetti possibili della vita (escluso la sessualità, riflettendoci bene). Su Jackson concordo, lo ammetto non ho ancora mai letto il libro vero e proprio, ma il film è, e sarà, uno dei capolavori storici di quest’era.
Corri a leggerlo allora!! Il film è bello ...
Il libro è un 'altra cosa!! Fidati.
Questo è verissimo, soprattutto leggendo il libro perchè la possibilità di immaginarsi i personaggi rende la cosa ancora più facile in quanto non influenzati dall'aspetto dell'attore che li ha interpretati nel film. Questo ovviamente se si è letto il SDA prima di vedere i film.
No anche tu.
Leggi il SDA e, se non ha problemi con la lingua, leggilo in inglese, è ancora meglio.[/quote]
secondo il mio parere sono daccordo con Desirion, c..o, il libro è tutta un'altra cosa!! è fenomenale!, ma peter Jakson avrà dovuto SUDARE x fare tutti quegli effetti e particolarità ke rendevano film molto speciale ^^
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