Nel 1996 la trilogia del signore degli anelli era ancora un luccichio negli occhi di Peter Jackson. I film fantasy degni di nota non erano molti: Conan, Willow, Labyrinth, Dark Crystal, Il drago del lago di fuoco (e pochi altri), ed ecco che Rob Cohen (The skull, the Fast and the furious) porta al cinema il drago dalle fattezze di Sean Connery. Non è la prima volta che la tecnologia digitale fa la sua comparsa, ma certo i risultati sono sorprendenti.
Dragonheart, il film riproposto questa sera da Italia 1 narra l’avventura di Bowen (Dennis Quaid), cavaliere dell’antico Codice, che cerca di insegnare a re Einon (David Thewlis) i principi della cavalleria, e quando il giovane re si trova in pericolo di vita assiste alla magica donazione da parte di un drago di metà del suo cuore. Da quel momento il re sembra cambiare e allontanarsi dagli ideali cavallereschi.
Bowen è convinto che a corromperlo sia stato il cuore di drago e si ripromettere di sterminarne tutta la specie, fino a quando il destino non lo mette sulla strada di Draco, l’ultimo della sua specie e la supposta causa della malvagità del re.
Curiosità
Il drago è strutturato somaticamente sui tratti di Sean Connery, al quale sono state scattate più di 200 fotografie con una completa varietà di espressioni facciali. Le foto sono state usate per rendere somigliante il dragone al famoso attore. Nella versione italiana Draco si avvale della grande ricchezza vocale di Gigi Proietti.
Estratti dalla colonna sonora sono stati usati in dozzine di trailers e anche per una proiezione speciale agli Oscar del 1997. Il tema principale è stato usato anche come musica di apertura/chiusura durante le trasmissioni delle Olimpiadi 2004.
I cinque cacciatori di draghi, i cui nomi sono Uhlric, Cavan, Ivor, Tavis, e Trahern, secondo la novelization del film di Charles Edward Pogue. Nonostante abbiano un ruolo abbastanza importante nella storia, nessuno dei ruoli o degli attori nelle vesti dei cacciatori è inserita nei credits.
Nel film la parte del giovane re è affidata a David Thewlis, che rivedremo nella saga di Harry Potter nei pelosi panni del prof. Lupin; insolita anche la parte del bravissimo Pete Postlethwaite (Nel nome del padre, Grazie Signora Thatcher, I soliti sospetti, Omen), un monaco poeta.
20 commenti
Aggiungi un commentoDunque... Geoff è uno stalliere che scopre qualcosa che non avrebbe dovuto scovare nelle segrete (erano le segrete?) del monastero in cui vive... Drake. Probabilmente il figlio di Draco e la Sfregiata, trovato uovo dal vecchissimo re Bowen e dato ai monaci successori di Fratello Gilbert. Il cucciolo è simile a Draco, solo che è piccolo, verzolino (un amore!) con le cornine appena accennate e non riesce ancora a volare (e sputare fuoco? O era solo volare... non ricordo bene, l' ho visto una volta sola). Intrighi, colpi di spada, omini orientali esperti di arti marziali, cuori di draghi etc... fanno di questo un film non impegnativo, la scenografia in certi momenti fa venire la pelle d' oca per la semplicità da teatro, ma ai piccoli appassionati può piacere e ai più grandi... beh, mettetevi comodi perchè rilasserete mooooolto la mente!
Concordo con i precedenti commenti riguardo lo splendido lavoro di doppiaggio italiano... sarebbe magnifico poter fare una petizione riguardo ai futuri doppiaggi di Aslan cominciando dal Principe Caspian... LO FACCIAMO DOPPIARE DAL BUON PROIETTI????
Chiedo scusa se ho errato nella descrizione del film!
Descrizione precisissima. E' stato mandato in replica Domenica scorsa su italia 1 alle 16. Sinceramente non mi ha deluso più di tanto, ma se paragonato al primo è effettivamente molto sotto, sia come originalità che emozioni. Però piacevole. Drake non sapeva far assolutamente nulla, volare, sputare fuoco, sputare ghiaccio ecc. Blando tentativo di far credere che i draghi orientali e occidentali siano la stessa razza.
Piacevole, ma in effetti nulla di eccezionale.
Io ho visto prima il secondo del primo
all'inizio DH2 mi sembrava una boiata,però superato il disorientamento iniziale diventava poi piacevole e tutto sommato si faceva guardare fino alla fine.
Poi ho visto il primo e beh,naturalmente è una spanna o due sopra
..be altro al drago c'è anche una draghessa.. Ma il seguito, comunque è un parente del primo solo nel titolo: se proprio puoi, fanne a meno.. Ciao
insomma, non è così tremendo se paragonato a tutti i sequel dei film di successo non basati su libri!!!!!come pretendete che sia più bello del primo!
E comunque sia a me non è che faccia così schifo!!!!
ce ne sono di migliori di film da vedere però se proprio non c'è niente d'interessante in TV...
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