In un mondo dominato dalla magia e popolato da creature fantastiche, un giovane col cappello a punta dovrà andare incontro al suo destino, da cui dipende il futuro di tutti gli uomini. Lost Magic ricalca una traccia fantasy delle più abusate anche in Giappone, paese da dove proviene il videogame Taito per Nintendo DS portato in occidente da Ubisoft. Quel giovane è Issac, un apprendista mago che riceve dal padre l’ultima delle sette bacchette magiche (in realtà assomigliano più a dei bastoni), affidate dal Grande Creatore a sette saggi per custodire l’equilibrio degli elementi. Sei sono già nelle mani di una strega, e il protagonista di Lost magic è l’unico ostacolo che si frappone tra la spietata Signora del crepuscolo e i suoi piani di conquista. Il videogame si presenta come “un nuovo tipo di gioco di ruolo (gdr)”. In realtà si può inserire abbastanza facilmente nel filone dei gdr strategici, che proprio sulle console portatili Nintendo hanno trovato un terreno fertile come testimoniano i successi di titoli come Final Fantasy Tactics Advance, Fire Emblem e gli stessi Advance Wars. Al posto delle logiche a turni, Lost magic sviluppa però il discorso in tempo reale.
Armati di pennino, bisogna coordinarsi assieme agli alleati contro orchi, funghi malefici, ratti giganti, draghi e fantasmi, che a loro volta possono
Sulla seconda parte ci stanno ancora lavorando, ma la prima è piacevolmente inserita nel
Ogni evento è anticipato da lunghe chiacchierate. In perfetto stile animanga (firmato da Yoshiharu Sato, del team di Hayao Miyazaki),
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