Harry Turtledove nel corso della sua carriera ha scritto e sta scrivendo la storia dell’umanità, ma la sua è una Storia alternativa dove l’autore esamina i fatti da un suo particolare punto di vista fatto di “se” e di “ma”. E nel suo romanzo, Basil Argyros – Agente dell’Impero di Bisanzio, l’autore scrive la storia come poteva essere se nel IV secolo dopo Cristo Maometto, anziché fondare l’Islam, si fosse convertito al Cristianesimo.
Di certo, con questa premessa, il mondo non avrebbe conosciuto l’espansione araba che sull’onda della religione islamica si estese dall’Atlantico alle frontiere della Cina. Senza questa forza devastante l’Impero Bizantino non avrebbe avuto il tracollo che conosciamo e avrebbe esteso la sua influenza verso il mondo occidentale, fermando forse anche l'invasione dei popoli barbari del nord. Un'ipotesi veramente eccitante, e Turtledove ci fa vivere in questo mondo attraverso le avventure del protagonista Basil Argyros, un abile agente segreto che vive pericolosamente agendo contro i nemici dell’Impero.
Harry Turtledove è nato in California nel 1949, si è laureato in Storia Bizantina al CalTech di Pasadena, e prima di diventare scrittore ha insegnato in varie università, tenendo corsi di storia bizantina, storia antica e storia delle civiltà occidentali. Già dal 1980 erano apparsi su varie riviste suoi racconti, ma il grande successo è arrivato con il ciclo di Videssos iniziato nel 1987, con La Legione perduta (nostra recensione /libri/5371/). È un autore prolifico, e sinora ha completato ben 11 serie (con un totale di 38 romanzi). Al di fuori delle serie ha scritto altri 27 romanzi più una serie di racconti. Molti suoi lavori hanno ottenuto varie nomination per arrivare poi a vincere nel 1994 il Premio Hugo per il romanzo Dramma nelle terrefonde (Down in the Bottomlands) pubblicato a fine 2005 nella collana Odissea Fantascienza della Delos Books (vedi www.delosstore.it/).
Ecco di seguito la quarta di copertina del nuovo volume di Odissea Fantasy:
"Se il mondo non avesse conosciuto la grande espansione araba che si estese dalle coste dell’Atlantico alle frontiere della Cina, l’impero Bizantino non sarebbe mai stato costretto a cedere territori agli invasori, né a difendere Costantinopoli dall’assedio che sarebbe stato il principio della sua rovina. Anzi, senza più alcuna pressione a oriente, Bisanzio avrebbe potuto giocare un ruolo decisivo nel mondo occidentale.
Però anche la Persia avrebbe acquisito una diversa forza politica: anch’essa, priva della pressione araba, sarebbe diventata l’unica potenza in grado di contrastare l’impero e fomentare al suo interno disordini per destabilizzarlo. È in questo mondo che agisce Basil Argyros, soldato, spia e agente dell’impero, chiamato a contrastare le mire espansionistiche dello Stato nemico. Apparentemente il suo ruolo deve svolgersi in un contesto privo di cambiamenti radicali, ma ben presto Argyros impara a sue spese che le tensioni politiche possono essere più drammatiche di una guerra aperta."
Qui potete leggere una gustosa anteprima del libro, con l'introduzione dell'autore stesso: /anteprime/6361
Basil Argyros – Agente dell’Impero di Bisanzio di Harry Turtledove (Agent of Byzantium, 1994, Traduzione Viviana Viviani, Delos Books, collana Odissea Fantasy 2, pag. 300 - € 16,00 - ISBN 88-89096-45-4)
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