IGN.com ha pubblicato una bella intervista con David Goyer, produttore di Here, There Be Dragons – The Chronicles of the Imaginarium Geographica, prossimo film fantasy a base di draghi basato sull’omonimo romanzo illustrato di James A. Owen, nelle librerie americane in questi giorni. Fantasy Magazine vi aveva già annunciato il film in anteprima: notizie/6462/.
Prima di vedere cosa ha racconto Goyer ricordiamo solo che della partita sarà anche David Heyman, già produttore della saga cinematografica di Harry Potter.
Da quel poco che si era capito prima che il libro uscisse, i tre ragazzi protagonisti entrano in un mondo fantastico pieno di classici characters mitologici, partendo dalla Londra della Prima Guerra Mondiale. Ora sappiamo per certo che, nella fiction di romanzo e film, i tre ragazzi finiranno per diventare tre autori cui la letteratura moderna deve qualcosina: J.R.R. Tolkien, C.S. Lewis e Charles Williams.
Un insolito omicidio fa incontrare tre sconosciuti, John (è Tolkien), Jack (Lewis) e Charles (Williams), in una piovosa notte londinese durante la prima guerra mondiale.
Un piccolo uomo eccentrico chiamato Bert chiede loro di essere i guardiani dell’ Imaginarium Geographica, un atlante di tutte le terre fantastiche di cui sia mai stato scritto.
In queste terre si può arrivare grazie alla nave Indigo Dragon, uno dei sette vascelli che possono attraversare la Frontiera fra il nostro mondo e l’Arcipelago dei Sogni.
Dovranno affrontare mille pericoli e le immancabili forze oscure per salvare il mondo, e intanto incontreranno quelle creature che nel futuro ispireranno le loro opere.
Quindi libro e film racconteranno dei giovani Inklings (qui un approfondimento: approfondimenti/5303/), dei loro primi anni a Oxford e di come fantastiche avventure ispireranno loro i romanzi che in età adulta li hanno resi famosi.
Goyer dice la trama si sviluppa su due fronti. Il primo è il racconto di come i tre autori fossero davvero persone affascinanti, al di là delle opere che in seguito avrebbero scritto. Tolkien ha seriamente combattuto nella Prima Guerra Mondiale e ne ha sofferto molto.
Goyer dice di non voler fare una pellicola biografica sui tre autori, ma un film dalle parti di Young Sherlock Holmes (da noi è uscito col titolo Piramide di Paura) o di alcuni romanzi che hanno supposto avventure horror per dei giovani H. P. Lovecraft ed Edgar Allan Poe.
Goyer pensa si tratti di un vero e proprio sottogenere, anche se ancora non ha un nome. Fatto sta che trova particolarmente affascinante poter mischiare le vicende storiche d’inizio XX secolo con i personaggi della fantasia. E possono avere a che fare con qualsiasi personaggio vogliano. Possono avere Sinbad e tutti i personaggi che l’avventuroso marinaio ha incontrato in carriera, ma anche l’Ulisse omerico o Artù. Potrebbero avere l’intero universo DC e tutti i supereroi Marvel.
E i film saranno ricchi di sequenze in cui reale e immaginario si mescolano per affascinare lo spettatore: c’è una scena dove un soldato cammelliere alza lo sguardo e vede serpenti che strisciano fra le nuvole, e un’altra dove un unicorno passeggia per Trafalgar Square.
Giustamente, viene chiesto al produttore se non avranno problemi di copyright. Goyer risponde che usano solo informazioni che sono di dominio pubblico, per il resto il carattere e le avventure dei tre scrittori da giovani saranno frutto della fantasia.
Naturalmente un grosso lavoro sarà fatto per immettere nella storia quelle mitologie che hanno ispirato opere come Il Signore degli Anelli.
All’incirca, la storia verrà ambientata quando Lewis (che gli amici chiamavano Jack) era un po’ più giovane dei vent’anni, Tolkien un po’ più vecchio, sui venticinque, e Williams sui trenta, che fa loro da mentore.
È troppo presto per parlare di attori o regista, ma con tutta probabilità non verranno scelte delle star per il cast.
Il film dovrebbe vedere la luce più o meno in concomitanza al sesto di Harry Potter. E, aggiungiamo noi, visto che sono previsti altri sei libri, creare una sorta di continuità al fantasy al cinema una vota che la saga della Rowling sarà finita.
Goyer non teme confronti con il Temerarie cinematografico di Peter Jackson perché The Chronicles of the Imaginarium Geographica è una cosa del tutto diversa, dove i draghi compaino solo nei titoli del primo e settimo libro e sono sì importanti, ma non il centro della trama. Il secondo volume, in uscita il prossimo ottobre, s’intitolerà The Children's Crusade.
Per la saga naturalmente verranno prodotti videogiochi e merchandising e verrà perfino scritto l’ Imaginarium Geographica usato dai protagonisti.
4 commenti
Aggiungi un commentoLe premesse sembrano ottime.
Bellissima l'idea dei tre ragazzini che poi diventeranno i padri del fantasy.
L'idea della Londra nel periodo di guerra che ricorda Narnia è davvero una citazione elegante.
Che roba fuori di testa!
Mi piacciono queste idee folli, speriamo che non cedano alla tentazione di fare qualcosa di "commercialmente appetibile" per tutti smorzando i toni in seguito e lascino veramente le briglie della fantasia sciolte!
Una novità che pare promettere bene...speriamo sia così.
L'idea è molto originale
E a questo punto entro in scena io
Mi spiace fare il pedante, ma l'idea di base di questo autore (inedito in italia, giusto?) e del rispettivo film mi lasciano molto, molto sconcertato!
A meno che non si riveli un libro ( e un film) geniale ed illuminante, capace di maneggiare tanto materiale delicato con cura, per me sarà solo il solito calderone ribollente...
Spero sia un lavoro fatto ad arte, ma quando mi prendono due autori come Lewis, e soprattutto Tolkien, e me li sbattono in una roba Sci-fi, io parto prevenuto assai...
Si vedrà! Spero bene!
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