Dopo ‘Una settimana da Dio’ Carrey lascia il commando del mondo a un nuovo neoDio: Steve Carell (lo ricordiamo nel primo episodio infilare una serie esilaranti parole senza senso mentre legge il notiziario in televisione, oltre che nel buffo 40 anni vergine). Sarà al fianco del polically correct Morgan Freeman, che già nel primo capitolo aveva indossato I panni di Dio, e che allunga la lista di uomini a cui è apparso, e che solo per questo che sono stati innalzati a un livello superiore: Mosè, Abramo, Giovanna D’Arco, Bruce e ora Evan, il nuovo profeta scelto per portare un nuovo messaggio al mondo.
Ora, se abbiamo imparato qualche cosa da ciò che è stato scritto, costruire un’arca ed essere circondati dalle attenzioni di tanti animali sottende un messaggio non molto rassicurante per l’umanità, ma Evan, che lascia Buffalo e si trasferisce nel nord della Virginia, è occupato con ben altri problemi. Deve obbedire all'ordine di Dio, e far fronte all’incredulità della moglie e dei figli, convinti di essere di fronte alla tipica crisi di mezza età di proporzioni bibliche. Lo scetticismo dovrebbe essere spazzato via dal particolare insignificante che nel cantiere predisposto dietro casa per la costruzione dell’arca non esistono Operai. Chi ne ha bisogno quando per aiutanti puoi contare su elefanti, scimmie, procioni e ogni sorta di animali?
Anche il fatto che la barba di Evan comincia a crescere a velocità impressionante, e si ostina a farlo non appena il rasoio lascia il contatto con la pelle, dovrebbe essere un indizio rivelatore.
Ma forse è anche per questo che l’umanità ha bisogno di un segnale più evidente.
Vogliamo scommettere sul finale?
A parte la prevedibilità dell’epilogo, bisogna dire che il trailer offre alcune sequenze molto divertenti. Potete vederlo sul sito AOL a questo indirizzo:
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