Alan Garner è uno scrittore inglese, nato a Congleton nel 1934. I lavori di questo autore, di genere fantasy, rientrano spesso, ma non sempre, nella cosiddetta letteratura per bambini. Garner però ci tiene a dire che non ha mai scritto intenzionalmente per i più piccoli. Ha dichiarato infatti "Io non scrivo per i bambini, ma per me stesso." Anche lui però ammette che i protagonisti delle sue storie sono sempre degli adolescenti, e che sono i lettori più giovani che si appassionano ai suoi romanzi, anche se non sa spiegarsi il perché.
Lo scrittore è particolarmente legato al suo territorio natale, il Cheshire, una zona nel nord-ovest dell'Inghilterra, e questo si rispecchia nel suo stile. Presta infatti particolare attenzione al linguaggio, cercando di rendere la cadenza del dialetto locale in Inglese moderno. Come abbiamo scritto è un autore generalmente associato alla letteratura per bambini; ma i suoi lavori più recenti, come Thursbitch (2003), sono diretti invece a un pubblico adulto. Nella sua carriera ha vinto diversi premi, come il Guardian Award, il Carnegie Medal, e il Lewis Carroll Shelf Award. Garner è molto stimato anche da Philip Pullman, l'autore di Queste Oscure Materie. Nel 2001 ha ricevuto il prestigioso Order of the Britsh Empire per i suoi meriti letterari.
La Pietra Magica di Brisingamen
(Pag. 288 - € 18,00 - ISBN 88-88673-30-X - trad. Francesca Minutiello)
"Colin e Susan vengono inseguiti da mostruose creature su Alderley Edge, e il mago – Cadellin Fronte D’Argento – li trae in salvo portandoli negli antri profondi di Fossadoro. Qui veglia il sonno incantato di centoquaranta cavalieri, in attesa dell’ora fatidica. Ma la Pietra di Brisingamen è andata perduta, e le forze del male incombono. I ragazzi scoprono di essere la chiave per recuperarla, ma come potranno sconfiggere la potente magia della Morrigan e dei suoi terribili alleati?"
La Luna di Gomrath
(Pag. 208 - € 16,00 - ISBN 88-88673-28-8 - trad. Maximilian Redolfi)
La Luna di Gomrath è l'affascinante seguito di La Pietra Magica di Brisingamen."
Un estratto dalla Luna di Gomrath:
«Il Brollachan» disse Albanac, «non ha forma. Deve assumere quella di qualcun altro. Tuttavia, nessun corpo mortale lo può sopportare a lungo: è un inquilino troppo violento. Presto il corpo si allunga, si contorce, assume una forma sbagliata, poi rimpicciolisce, si sgretola, e diventa un guscio vuoto; allora il Brollachan lo abbandona come una pelle di serpente e ne prende un altro. Siamo arrivati in tempo con Susan: altrimenti lei sarebbe appassita come un bianco mughetto in una gelata. Ora è al sicuro: se riusciamo a trovarla.»
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