Hollywood dimostra di amare anche i romanzi autonomi e non solo trilogie e saghe infinite. E così, per la seconda volta, un’opera del canadese Guy Gavriel Kay sembra avere le carte in regola per diventare una pellicola.
La Warner Brothers e il regista Ed Zwicke (L'ultimo samurai), ci avevano provato già un paio di anni fa con The Lions of Al-Rassan (www.fantasymagazine.it/notizie/2348). Il film ancora non è stato realizzato, ma l’opzione è stata rinnovata qualche mese fa, anche se al momento non si sa ancora nulla neanche del cast.
Più recente è l’interessamento di due Produzioni, Chartoff e Ravinett, per The Last Light of the Sun. E se i loro nomi non sono familiari a tutti i lettori, ricordiamo che Robert Chartoff, presidente dell’omonima casa, in passato ha collaborato anche alla realizzazione di Rocky. Attualmente lui e Ted Ravinett stanno collaborando con la Warner per la realizzazione di Il gioco di Ender, tratto dal famosissimo romanzo di fantascienza di Orson Scott Card.
Le opere di Kay tradotte in più di venti lingue diverse sono bestseller in tutto il mondo. Si distingue, purtroppo, l’Italia, che non vede più tradurre i suoi romanzi dai primi anni ’90, quando Sperling&Kupfer ha pubblicato Il paese delle due lune e l’unica trilogia scritta dall’autore canadese, quella di Fionavar.
The Last Light of the Sun è un romanzo epico ambientato in un mondo che ricorda molto quello dei Vichinghi. I Protagonisti principali sono tre: un giovane un tempo in contatto con l’altro mondo che rischia di perdere sé stesso; una coppia padre e figlio che, ciascuno per conto suo, devono far fronte alle conseguenze di un omicidio non voluto. Le storie dei tre, appartenenti a due popoli in lotta fra loro, s’intrecceranno in modi imprevedibili, e con le loro vicende potrà forse cambiare il destino delle terre nelle quali vivono.
Lo stesso Kay, che in passato ha collaborato con la televisione canadese, si occuperà della sceneggiatura del film.
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