Ha il naso storto e appuntito come la più terribile delle streghe, ma nel suo sacco l'arma più pericolosa che si può trovare è solo un pezzo di carbone. La Befana arriva a cavallo della sua scopa magica, sporca e vestita di pezze, e si cala nei camini delle case a giudicare i buoni e i cattivi, e a riempire le loro calze di doni equi: caramelle e giocattoli, ma anche carbone, aglio e cenere.

Il mito della Befana è qualcosa che va oltre la festa cristiana dell'Epifania, che simboleggia l'arrivo dei Re Magi al cospetto del bambino Gesù. E' un fenomeno di costume entrato nelle credenze popolari e il suo significato ha nei secoli assunto sfaccettature sempre diverse, avvolgendo la simpatica vecchietta in un alone di mistero. Basti pensare al fascino che ha suscitato e suscita ancora nei bambini: l'attesa per il dono è sempre irresistibile, ma il suo arrivo genera, accanto all'emozione e la gioia, una punta di terrore dovuta all'eterno dubbio sulla sua duplice natura. E' una buona vecchietta carica di doni, o una terribile strega portatrice di punizioni?

Le origini della Befana sembrano risalire al 1200, e il suo nome è una storpiatura della vecchia strega della Beffania che volava in cielo a bordo della scopa magica.

Nella simbologia pagana rappresenta la "vecchia" che si brucia in piazza alla fine di ogni anno, ponendosi come confine tra il passato (la cenere) e il futuro (i doni). Il richiamo al rogo delle streghe è evidente e molto simile alla festa celtica in cui i druidi bruciavano i fantocci per omaggiare gli dei (e all'occorrenza legavano dentro la paglia vittime sacrificali quali animali o prigionieri di guerra).

Secondo la versione cristiana, la Befana è la vecchia che si rifiutò di seguire i Re Magi nel cammino verso Betlemme, e che in seguito al suo pentimento iniziò a vagare per le case portando ai bambini i doni che non riuscì mai a portare a Gesù.

In varie parti del mondo (Persia, Russia, Normandia), il culto della Befana è associato sia alla Dea genitrice primordiale, signora della vita, della morte e della rigenerazione della natura, sia alla Dea antenata custode del focolare, luogo sacro della casa.

Ma c'è un altro aspetto, molto meno storico o simbolico, che riguarda la Befana. E' quello delle filastrocche che si tramandano nel tempo e che ogni bambino conosce a memoria.

E, se è vero che "l'Epifania tutte le feste si porta via", appuntamento a domani su FantasyMagazine, nuovamente con la squadra al completo, pronti a iniziare sul serio un 2004 pieno di fantasy.